Bazar di merce rubata, trovata refurtiva asportata in azienda di Ferrandina

22 marzo 2017 | 11:45
Share0
Bazar di merce rubata, trovata refurtiva asportata in azienda di Ferrandina

È un vero e proprio emporio del mercato nero, un enorme bazar di merce rubata, quello scoperto dai Carabinieri di Andria lo scorso 9 marzo e che ha portato all’arresto di 11 persone, tutte pregiudicate e originarie delle province di Bari e BAT, per il reato 

di riciclaggio. Tra la merce ritrovata anche quella rubata in uno stabilimento industriale di Ferrandina, Matera. Le indagini che hanno portato alla scoperta della grande quantità di merce rubata, hanno avuto inizio dopo che nella mattinata del 9 marzo scorso era avvenuta una rapina ai danni di un autotrasportatorea Mola di Bari, mentre si stava dirigendo a Lecce con un carico di sigarette del monopolio di Stato. Attivate le ricerche i militari di Monopoli, ad Andria si sono messi immediatamente sulle tracce dei malviventi, dopo che, per qualche istante, un GPS custodito in uno dei colli rubati aveva agganciato una cella del comune. Setacciate in lungo ed in largo tutte le aree industriali della città, veniva infine individuato un capannone industriale in località Monachelle, a ridosso di via Trani, dove da serrata attività investigativa erano emerse frequentazioni insistenti di alcuni noti pregiudicati del luogo. Giunti sul luogo individuato i militari hanno fatto irruzione all’interno del capannone, dove gli arrestati erano in procinto di modificare i colli di diversa merce, al fine di elidere il collegamento tra la merce e la rapina all’autotrasportatore, spezzando la “tracciabilità” del prodotto, tra cui gli ingenti quantitativi di tabacchi eseteri provento della rapina consumata nella mattinata. Dall’ispesione del capannone è poi stata ritrovata merce di altro tipo, da cosmetici ad attrezzi agricoli, da trolley a termosifoni in ghisa, da sigarette di contrabbando a filamenti per la tessitura, provento di furti e rapine compiute in diverse località del territorio nazionale, del valore di diverse migliaia di euro. Le indagini, finalizzate a stabilirne l’esatta provenienza, hanno permesso di far luce su due furti avvenuti nel mese di settembre 2014 e nel mese di agosto del 2016, avvenuti nella zona industriale di Ferrandina, presso lo stabilimento DROP s.r.l. Cucirini Internazionale, dove all’epoca ignoti avevano rubato un ingente partita di filato semilavorato quantificato in circa 70mila euro per il furto avvenuto nel 2014 e per il successivo quantificato in circa 50mila euro. Nel corso delle perquisizioni venivano sottoposti a sequestro anche un Tir, su cui grava un provvedimento di sequestro della Procura di Foggia, un carrello elevatore, rubato a Battipaglia tre anni fa, due Jammer muniti di 32 antenne, utilizzati dai malviventi per evitare i controlli delle Forze dell’ordine e per inibire il localizzatore GPS. Il valore complessivo della merce rinvenuta ammonta a circa un milione euro. Tutti gli arrestati sono stati rinchiusi nella casa circondariale di Trani con l’accusa di riciclaggio in concorso.