Storia di un figlio conteso

2 febbraio 2017 | 14:29
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Storia di un figlio conteso

Ci racconti la sua storia

Durante il mio dottorato in biologia molecolare delle piante alla Mendel University (Brno, Repubblica Ceca), conosco una donna cittadina ceca con cui faccio mio figlio che nasce in a Karlovy Vary (Rep. Ceca) il 13 agosto 2014, il quale possiede sia la cittadinanza ceca che quella italiana. Nell’aprile 2015 ci trasferiamo a Metaponto (MT) per una collaborazione scientifica all’interno del progetto del mio dottorato. A inizio giugno 2015 la mia ex compagna mi chiede di tornare in Repubblica Ceca per fare un esame di riammissione universitaria promettendomi però l’immediato ritorno in Italia dopo lo stesso esame. Il 18 giugno torna in Repubblica Ceca e il 29 mi dice tramite Facebook che non sarebbe tornata in Italia. Immediatamente la denuncio per sottrazione internazionale di minore e maltrattamenti.

Ci spieghi i maltrattamenti

 Il fatto è che dava insufficienti razioni alimentari e poco affetto a mio figlio era il principale motivo di attrito nella nostra relazione.

Tutto qui?

Ad inizio agosto io, mia sorella e mio cognato andiamo in Repubblica Ceca, riusciamo a convincere la mia ex a a ritornare in Italia per una settimana, sempre in Repubblica Ceca entriamo in possesso delle cartelle cliniche ceche che dimostrano che mio figlio non è aumentato di peso per quattro mesi (anzi ha perso 80 g), che mio figlio è stato ricoverato per insufficienti razioni di liquidi e che (testuali parole) “la mamma si comporta stranamente e da per cena solo banana e biscotti”. Ad ogni modo la mia ex accetta e una volta a Reggio Calabria (mia città di origine) le diciamo che non abbiamo intenzione di darle mio figlio a causa dei maltrattamenti che gli infligge, contestualmente le diciamo che è indagata.

Quindi si tratta di maltrattamenti certificati da cartelle cliniche

Si. Devo aggiungere che il 24 agosto, il Tribunale dei Minorenni di Reggio Calabria, emette un provvedimento d’urgenza in cui affida mio figlio ai servizi sociali ma lo colloca a casa mia, la mia compagna viene ospitata in un centro protetto e vede mio figlio per tre ore al giorno (dalle 16 alle 19). Il provvedimento parla dei maltrattamenti che la mamma infligge a Matteo.

Che cos’è che va storto? Perché il bambino oggi è con la mamma?

Entra in gioco la console ceca in Italia Veronika Honcova che comincia a tartassare di telefonate polizia, carabinieri, assistenti sociali e magistrati (persino ai cellulari). All’improvviso tutto cambia e ci siamo ritrovati ad avere tutti contro. Nel frattempo le cartelle cliniche di Reggio Calabria confermano che con me mio figlio cresce di nuovo di peso e altezza, inoltre fa importanti progressi neuromotori (comincia a camminare con aiuto).

Ci faccia capire meglio

Il processo che si è tenuto al Tribunale dei Minorenni di Reggio Calabria è sembrato strano: quando tentavo di parlare delle cartelle cliniche venivo interrotto dai giudici. Alla fine del processo ma prima del deposito della sentenza, i giudici richiedono una perizia neuropsichiatrica del bambino. Durante la perizia neuropsichiatrica, la mia ex non esita a dire che dava poco cibo a mio figlio per paura che diventasse obeso (mio figlio è stato sempre sottopeso). Gli psichiatri fanno una perizia in cui dicono che il bambino ha un’eccessiva relazione con me (di compenso), invece la sua reazione con la madre è anaffettiva.

Tutto sembra darle ragione, ma…

A quel punto il Tribunale dei Minorenni emette una sentenza con cui, nonostante le nostre memorie, cartelle cliniche e deposizioni e nonostante la mia ex sia ancora indagata per maltrattamenti e sottrazione internazionale di minore, affida il bambino alla madre e ordina l’immediato espatrio del bambino in Repubblica Ceca. La sentenza è stata emessa prima che venisse depositata la perizia neuropsichiatrica. 

Ci dica

Il cancelliere della Corte di appello Giovanni Tedesco mi ha detto che la suddetta corte è stata contattata da un membro del TdM. Ho la registrazione audio di queste dichiarazioni. A regola il TdM non ha più niente a che fare con il caso di mio figlio da settembre 2015 quindi non dovrebbe mettere più le mani. In realtà però il TdM sa che sono a conoscenza delle telefonate inopportune del console della Repubblica Ceca ai cellulari dei giudici, quindi verosimilmente starebbero cercando di insabbiare tutto.

A che punto è la vicenda?

Il 21 febbraio 2017 si terrà l’udienza di opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dal pm. Sempre nel 2017 si terrà il ricorso in cassazione contro il provvedimento del Tribunale dei Minorenni di Reggio del 25 settembre 2015.

Vuole lanciare un appello?

Vorrei che la Giustizia esistesse davvero, ma in Calabria accadono fatti che non lasciano sperare. Ridatemi mio figlio, per favore.