Mafiosi si incontravano in celle frigo per evitare microspie

21 febbraio 2017 | 16:33
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Mafiosi si incontravano in celle frigo per evitare microspie

Per evitare di essere intercettati i boss mafiosi trapanesi si riunivano per pochi minuti nella cella frigorifera del fruttivendolo Filippo Cracchiolo. Ma si sbagliavano. Ecco perchè l’operazione della polizia e della Dia trapanese è stata denominata Freezer. L’inchiesta scaturisce dall’indagine “Crimiso”, del 2012. 

Grazie alle intercettazioni dei dialoghi tra Diego Rugieri e Michele Sottile, entrambi coinvolti, gli investigatori apprendono che a reggere la famiglia mafiosa di Alcamo, sin dalla sua scarcerazione (avvenuta appunto in quel periodo) sarebbe Ignazio Melodia, 61 anni, medico, fratello del capomafia incontrastato di Alcamo, Antonino (da oltre vent’anni in carcere per scontare ergastoli definitivi), nonchè figlio e nipote dei patriarchi di Cosa Nostra Cola e Diego Melodia. A confermare le ipotesi investigative, sul ruolo apicale di Ignazio Melodia, le registrazioni effettuate, grazie alle cimici, nella frigorifero di Cracchiolo (finito anch’egli in manette). Era proprio in una cella che Ignazio Melodia, credendo di essere al sicuro, si incontrava con i “picciotti” della cosca. Nel corso della conferenza stampa congiunta di polizia e Dia, tenutasi stamani in Questura, è stata evidenziata l’importanza della collaborazione di due imprenditori vittime delle estorsioni, che hanno fornito agli inquirenti elementi fondamentali per poter incastrare gli indagati dell’operazione Freezer. (Ansa)