A Matera il violino acciaio e velluto di Valeriy Sokolov

18 gennaio 2017 | 11:45
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A Matera il violino acciaio e velluto di Valeriy Sokolov

Venerdì 20 gennaio all’Auditorium Gervasio di Matera (ore 21) si esibirà Valeriy Sokolov. Nel concerto “Brahms in forma di danza” il famoso violinista ucraino suona con l’Orchestra ICO “Magna Grecia” diretta da Luigi Piovano «La sua performance è stata ricca di contrasti, in un’alternanza di acciaio e velluto. L’ultimo movimento del concerto era pieno di energia, il suono sontuoso ed elettrizzate, drammatico ed esilarante al tempo stesso…»: così si esprimeva Tim Homfray, giornalista della prestigiosa rivista inglese “The Strad”, recensendo nel 2011 un concerto del violinista ucraino Valeriy Sokolov. Nato nel 1986 a Kharkov, Valeriy Sokolov, violinista cresciuto alla formidabile scuola di una leggenda dell’archetto come Yehudi Menhuin, appena trentenne è già una solida realtà del concertismo classico internazionale, tanto da essere sempre più richiesto per le sue interpretazioni sorprendentemente mature di alcune delle opere più difficili del repertorio violinistico; da anni, inoltre, Valeriy Sokolov è legato, con un contratto in esclusiva, all’importante etichetta EMI/Virgin Classics per la quale ha già inciso numerosi CD. Il violinista Valeriy Sokolov sarà il protagonista, con l’Orchestra ICO “Magna Grecia diretta da Luigi Piovano, di “Brahms in forma di danza”, il concerto con cui torna al grande repertorio classico la XV Stagione “Matera in Musica di Festival Duni e Istituzione Concertistico Orchestrale “Magna Grecia”. All’Auditorium “Gervasio” di Matera Valeriy Sokolov si misurerà con il grandioso Concerto in re maggiore per violino e orchestra, op. 77 di Johannes Brahms, universalmente considerato come una delle partiture più riuscite del compositore tedesco, uno dei concerti per violino più famosi ed eseguiti nella storia della musica. Composto da Brahms a quarantacinque anni, in una delle sue più tranquille e feconde stagioni creative, il Concerto per violino e orchestra è percorso in gran parte da una esuberanza di melodie e da una radiosa amabilità di tono, una splendida partitura la cui esecuzione richiede al solista non comuni capacità interpretative e un notevole virtuosismo. In questo concerto l’Orchestra ICO “Magna Grecia” sarà diretta da Luigi Piovano, il suo Direttore musicale, raffinato ed esperto direttore, nonché “primo violoncello” dell’Orchestra di Santa Cecilia di Roma. Con la sua direzione l’Orchestra “Magna Grecia” eseguirà in questo concerto anche le travolgenti Danze Ungheresi di Johannes Brahms, popolarissime composizioni che recuperano la tradizione popolare zigana. Sono un appassionato omaggio alle canzoni di quel mondo zingaresco che il giovane Brahms aveva conosciuto, annotandosene le melodie, nelle birrerie viennesi e in occasione di una sua tournée in Ungheria con il violinista Ede Remémyi, per poi farle rivivere in queste composizioni mantenendone la straordinaria vitalità, fatta di varietà e leggerezza ritmiche.