La violenza di genere spiegata agli studenti

12 novembre 2016 | 18:40
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La violenza di genere spiegata agli studenti

Il 10 e 11 Novembre, presso il Cinema Comunale di Matera, si è svolta l’Assemblea di Istituto del Magistrale di Matera, ove si è discusso di violenza e solidarietà. Momenti intensi, di forte partecipazione emotiva si sono succeduti durante l’intervento del CA.I. Centro Antiviolenza Italiano, invitato a partecipare. La Presidente, Ivana Giudice, e la Segretaria, Giovanna Casamassima, hanno coinvolto i ragazzi e le ragazze presenti in un dibattito sulla violenza contro le donne, presentando il cortometraggio realizzato e prodotto dal Centro Antiviolenza, in collaborazione con il cantautore Francesco Tricarico che ha fornito le musiche. Le scene di forte impatto emotivo hanno reso perfettamente l’idea della violenza psicologica e fisica, nonché del femminicidio. “Un lavoro realizzato in assenza di finanziamenti o sovvenzioni di sorta – come evidenziato dalla Presidente e dalla Segretaria – in 8 ore di riprese e pochi giorni di montaggio, la cui riuscita è dipesa esclusivamente dalla sensibilità di ciascuno dei soci, che ha prestato la propria opera, alcuni improvvisandosi anche attori”. Il corto racconta la storia di una famiglia che, agli occhi della società, sembra vivere una apparente normalità quotidiana, ma che in realtà nasconde il dramma della violenza che si consuma all’interno delle mura domestiche. La protagonista, Bianca, vive una condizione di straziante agonia nell’ambito familiare, dovuta alle continue vessazioni fisiche e psicologiche subite dal marito, e che, anno dopo anno, mese dopo mese, giorno dopo giorno, l’hanno relegata in uno stato di allarmante fragilità emotiva. Ma, nel momento in cui Bianca acquisisce la consapevolezza dell’alternativa che ha nell’optare per una vita diversa, non più costruita sull’apparenza di un matrimonio ormai divenuto improseguibile, bensì nella coscienza del riappropriarsi del suo essere donna, ancor prima di essere moglie e madre, è proprio in quel momento che scoppia la rabbia assassina del suo carnefice, per il quale Bianca è solo un oggetto di sua proprietà. Il messaggio che il Cai ha voluto rivolgere agli studenti è stato quello di non sottovalutare il fenomeno della violenza, ma di sollecitare la sensibilità delle loro coscienze, perché solo la solidarietà, la consapevolezza e l’intelligenza può arginare questo allarmante fenomeno. I giovani sono il futuro della società ai quali non può non riconoscersi l’ardire di cambiare il mondo. Altro momento di grande emozione è stato l’intervento “a sorpresa” dell’Onorevole Roberto Capelli, invitato dal C.A.I. a partecipare all’Assemblea. Il parlamentare, che si è reso promotore ed estensore di proposte di legge – già presentate alla Camera dei deputati – sulla violenza contro le donne e gli orfani delle vittime di femminicidio, ha parlato a cuore aperto agli studenti del Tommaso Stigliani, suscitando l’interesse e la commozione di tutti. A lui va il merito di aver affrontato un tema delicato ignorato sino ad oggi: il destino dei figli delle donne uccise dai loro coniugi. L’importanza della proposta di legge in questione verte sulla previsione del gratuito patrocinio previsto per gli orfani minori e maggiori di età (sino a 26 anni) delle madri vittime di femminicidio, indipendentemente dal reddito. Altra importante novità è la previsione del sequestro conservativo dei beni e l’indegnità a succedere per il coniuge chi si è macchiato di siffatti delitti. Tra le proposte di legge, si ricorda altresì l’ineleggibilità di coloro che si sono macchiati di delitti a sfondo sessuale e l’inasprimento delle pene per gli autori dei reati di femminicidio e stalking.

Cai-Centro Antiviolenza Italiano Matera