Reiniezione petrolifera e sismicità, Costa Molina 2 non idoneo

14 ottobre 2016 | 11:33
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Reiniezione petrolifera e sismicità, Costa Molina 2 non idoneo
Reiniezione petrolifera e sismicità, Costa Molina 2 non idoneo
Reiniezione petrolifera e sismicità, Costa Molina 2 non idoneo
Reiniezione petrolifera e sismicità, Costa Molina 2 non idoneo

I professori Albina Colella e Franco Ortolani, in qualità di componenti del Comitato Ambiente e Salute per il Sud, hanno elaborato delle relazioni tecniche in merito alle problematiche geoambientali connesse al rinnovo A.I.A. del COVA di Viggiano in Val d’Agri, che sono servite per la presentazione di controdeduzioni inoltrate agli organi competenti dagli avvocati di Mediterraneo No Scorie (già No Triv) e da altre associazioni lucane. “E’ noto che- affermano i professori Colella e Ortolani- oltre agli aspetti amministrativi del rinnovo A.I.A., esistono serie problematiche geoambientali derivanti dalle attività di reiniezione dei fluidi di scarto petrolifero nel pozzo Costa Molina 2, quali la sismicità indotta, che rappresenta una ulteriore perturbazione nel sottosuolo già interessato da faglie attive sismogenetiche, che avrebbero originato il disastroso terremoto del 1857 e la risalita verso l’alto dei fluidi reiniettati inquinanti, cui potrebbero essere legate le acque anomale di Contrada La Rossa. Questi elementi suggeriscono che il sottosuolo del pozzo Costa Molina 2 non sarebbe idoneo, secondo quanto previsto dalla legge vigente, per effettuare la reiniezione di fluidi inquinanti”.