La prevalenza del cretino e la bulimia della politica
Fu il giudice Giovanni Falcone, a formulare la teoria della “prevalenza del cretino”. In “Cose di Cosa Nostra”, il magistrato racconta dell’incontro tra un suo collega e Frank Coppola, appena arrestato
Alla domanda “Signor Coppola, che cosa è la mafia?” Il detenuto risponde: “Signor giudice, tre magistrati vorrebbero oggi diventare procuratore della Repubblica. Uno è intelligentissimo, il secondo gode dell’appoggio dei partiti di governo, il terzo è un cretino, ma proprio lui otterrà il posto. Questa è la mafia”. Per la verità, in quel racconto, Falcone per cretino intendeva una persona mediocre. Quindi i sistemi mafiosi, per preservarsi, hanno bisogno di contesti “mediocratici”. Quei contesi in cui prevale l’uomo mediocre che, come scrive il sociologo canadese Alain Deneault nel suo saggio “Mediocratie”, è individuo mediano, conformista, sempre incline a collocarsi al centro, a metà tra gli incompetenti e i competenti. Individuo che, se fosse completamente incompetente, sarebbe inefficiente. Se, al contrario, fosse una persona di talento e competente, rappresenterebbe un pericolo per l’ordine precostituito. Il principio della “mediocrazia” si è affermato ovunque e ha funzionato da nutrimento all’espandersi della “mafiosità”, cioè di quei comportamenti individuali e collettivi che tendono a generare piccole e grandi “istituzioni” malate e corrotte. Questo vale nella sfera dei costumi, della politica, del lavoro, specialmente nel campo degli appalti. In Basilicata la mafiosità ha raggiunto il culmine in molti settori della vita pubblica e privata. Basta guardarsi intorno. Siamo circondati da cretini in carriera e da cretini ormai in pensione. Questi ultimi, anziché godersi in santa pace l’immeritato vitalizio, continuano a girovagare nelle stanze del potere alla ricerca di prebende e favori che prima avevano ottenuto per se e per i propri figli e adesso, insaziabili, le pretendono per i nipoti. Insomma, una catena senza fine, in una Basilicata dove la politica sta morendo di bulimia.