Diritti delle bambine e delle ragazze, serve intervento mirato

11 ottobre 2016 | 12:13
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Diritti delle bambine e delle ragazze, serve intervento mirato

E’ vero. Ti hanno preso i sogni, li hanno buttati alla rinfusa….e li hanno bruciati vivi. Tu sai come soffre un sogno nel rogo. Ti hanno preso il futuro…Ti hanno preso il sorriso, lo hanno buttato come un sasso nello stagno, annegato come un peso morto. Tu sai come è atroce la sofferenza di un sorriso che annega vivo. ….Hanno preso te, tutta com’eri, viva e brillante, sorgente di sogni….sorgente di futuro”. 

E con questi versi tratti da “Aforismi e anche no” del sociologo Michele Finizio che il Cai- Centro antiviolenza italiano aderisce oggi 11 ottobre alla Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze, proclamata dall’Onu per riconoscere i diritti delle bambine e delle ragazze nel mondo. Dal Dossier di Terre des Hommes, presentato nella giornata di ieri al Senato Italiano, è emerso che nel nostro Paese 5.080 ragazze e bambine, nell’anno 2015, hanno subito violenza, di cui oltre 770 violenza sessuale. A livello mondiale, milioni di bambine e ragazze sono vittime di violenze, discriminazioni, abusi. Il Dossier di terre des Hommes parla di 44 milioni di bambine al di sotto dei 14 anni che hanno subito mutilazioni genitali; delle spose bambine, che ogni anno raggiungono i 16 milioni, e molte delle quali muoiono perché il loro corpo non riesce a supportare le gravidanze precoci; dei quasi 30 milioni di bambine cui viene negata l’istruzione scolastica; delle bambine coinvolte nella tratta delle schiave sessuali, di cui ancora oggi i reali dati numerici rimangono oscuri. Per non parlare delle bambine dai cinque agli undici anni che rappresentano il 58% dei minori coinvolti in lavori pericolosi. Sono dati allarmanti, che necessitano di un piano di azione ed intervento mirato ed urgente. Il C.A.I. Centro Antiviolenza Italiano, da sempre sensibile alla tematica, predisporrà le “Linee Guida per combattere ogni forma di violenza, abuso e discriminazione nei confronti delle bambine e delle ragazze”, affinché i diritti di ognuna di loro non rimangano solo semplice enunciazione.  

Ivana Giudice, presidente C.A.I. Centro Antiviolenza Italiano