Usura ed estorsioni: sgominata banda che operava tra Puglia, Basilicata e Lombardia

22 settembre 2016 | 16:56
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Usura ed estorsioni: sgominata banda che operava tra Puglia, Basilicata e Lombardia

Avrebbero prestato denaro a tassi da usura a piccoli e medi imprenditori e commercianti in difficoltà, utilizzando nomi in codice come ‘agnello’ o ‘carne’ per indicare le richieste di denaro delle vittime: la presunta organizzazione criminale, con base operativa a Palagiano, nel tarantino, e ramificazioni anche nelle province di Bari, Lecce, Potenza e Mantova è stata sgominata dai carabinieri. L’attività investigativa è iniziata nel 2009 grazie alla denuncia di un allevatore del posto che ha permesso di acclarare l’esistenza di un sodalizio criminoso dedito all’usura ed al riciclaggio operante con carattere di prevalenza nel territorio di Palagiano. Offriva prestiti di denaro a piccoli e medi imprenditori e commercianti in difficoltà, con tassi di interesse usurari del 10-12% al mese, quindi almeno del 120% su base annua. Le vittime venivano sistematicamente vessate mediante condotte estorsive e intimidatorie per obbligarle al pagamento delle rate concordate. Quattordici le persone destinatarie di un provvedimento cautelare emesso dal gip del tribunale di Taranto Patrizia Todisco su richiesta del sostituto procuratore Giovanna Cannarile. Otto gli arrestati: cinque in carcere (due erano già detenuti nella casa circondariale di Taranto) tre agli arresti domiciliari, mentre per sei indagati è stato disposto l’obbligo di dimora. Sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’usura e al riciclaggio, nonché di una tentata estorsione in concorso. Numerose le perquisizioni effettuate con l’ausilio di cani. Cento i militari coinvolti nell’operazione.