Scuola, esodo di massa dei docenti del Sud verso Nord

4 agosto 2016 | 12:08
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Scuola, esodo di massa dei docenti del Sud verso Nord

Tra i 150 e i 200 maestri del Materano – a cui si aggiungeranno a breve altre diverse centinaia di docenti di istituti medi e superiori – dovranno fare le valigie per insegnare in scuole del centro-nord. L’assegnazione delle cattedre si sta traducendo in un esodo di massa dei docenti del Sud verso il Nord. E’ quanto sottolinea il vice presidente del Consiglio Regionale Paolo Castelluccio (Fi) aggiungendo che i posti di lavoro nella scuola nel Sud-Italia sono stati tagliati all’inverosimile con il risultato che ogni posto in più al Nord (dove il numero di alunni ancora sale), implica un posto in meno al Sud. Se poi consideriamo che i docenti, di ogni ordine e grado, sono soprattutto donne tra i 40 e i 50 anni, ci rendiamo conto che quest’esodo determina in molti casi una frantumazione delle famiglie. Non credo sia necessario sottolineare quali costi questo potrebbe avere per una categoria, quella dei docenti, tra le meno pagate d’Europa, con un contratto bloccato dal 2009 e alle prese adesso con un fitto di casa ed altre spese. Detto questo restano gli errori grossolani di una mobilità interprovinciale che coinvolge 100 mila persone: basta pensare che i docenti che il 26 luglio dovevano ricevere una email con la destinazione si sono visti recapitare un messaggio senza alcun comune di destinazione. Per avere la sede hanno dovuto aspettare altre 36 ore. Non solo. Una volta definito l’ambito i docenti in questi giorni devono capire in quale scuola andranno ad insegnare. Purtroppo da questa situazione pare non esserci scampo, se non con una completa inversione di tendenza della linea politica, con un reale incremento degli investimenti nell’istruzione come in tutti i fattori determinanti per recuperare il gap demografico che al Sud registra un basso livello di natività. Castelluccio inoltre riferisce che IX Commissione (istruzione, lavoro, innovazione, ricerca) della Conferenza delle Region, in rappresentanza di tutte le Regioni sta predisponendo una nota, diretta al Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, con cui si esprimono forti perplessita’ circa il regolare inizio dell’anno scolastico e le gravi preoccupazioni che il Piano Straordinario delle assunzioni dei docenti, previsto dalla Legge 107/2015 cd ‘Buona Scuola’ sta provocando. Alla nota si allegheranno le mozioni e i documenti gia’ adottati, insieme alla Puglia, dalle altre regioni di Italia, chiedendo un incontro urgente con il Ministro per valutare la possibilita’ di soluzioni alternative per l’utilizzo dei docenti che tengano conto della continuita’ didattica e del servizio prestato sui territori di provenienza.