Nuova giunta Pittella: una botta al ‘centro’ e una alla mediocrazia

18 luglio 2016 | 17:35
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Nuova giunta Pittella: una botta al ‘centro’ e una alla mediocrazia

“Dispiace per l’assenza della minoranza pd, ma noi andiamo avanti”. Così il governatore regionale (Pittella) alla presentazione della nuova giunta. Benedetto (centro democratico, Infrastrutture) e Pietrantuono (Psi, Ambiente) i volti nuovi. Ma dietro l’operazione c’è una resa dei conti a sinistra.

Il rimpasto c’è stato. Ai vertici della giunta regionale lucana ci sono due volti nuovi. Il sempiterno Nicola Benedetto, con delega alle Infrastrutture e Mobilità, e il giovane Pietrantuono, all’Ambiente. Ma dalle parole del governatore Pittella, scandite durante la conferenza stampa di investitura dei due nuovi assessori, si indovina un rumore di fondo: una faida interna alle molteplici aree del pd lucano. Più che un circo acquatico, il Partito democratico lucano assume sempre più le connotazioni di un circo equestre. Con i luogotenenti renziani a perorare il potere conclamato del Governatore Pittella e a proporre l’oggetto misterioso Polese alla carica di segretario regionale. E con i recalcitranti a mugugnare sui social e a mezzo stampa per la mancanza di ‘democrazia’ interna. Solo in un simile contesto di lotte intestine interne al Partito Regione si può inquadrare lo spostamento verso il ‘centro’ della Giunta regionale. Pietrantuono (Psi) andrà all’Ambiente a sostituire il toscano-sardo Berlinguer, ex assessore esterno. Quale sarà il polso e la capacità di Pietrantuono a risolvere questioni che sin qui non ha mai affrontato, è difficile intuirlo. Ed è difficile intuire anche quali siano i suoi requisiti per ricoprire quella delicatissima carica, tra affare Eni, Val Basento e lobby di Stato. Sta di fatto che ora è lì e a lui vanno gli auguri di un sereno e ‘indipendente’ mandato. Altrettanti auguri anche al sempre giovane Benedetto, sessant’anni suonati e delega alle Infrastrutture. Anche per lui, a parte gli auguri e i convenevoli di rito, è lecito chiedersi quale sia la visione, e quale il suo orizzonte in una Basilicata che fa delle ‘Infrastrutture’ il suo tallone d’Achille. Che sia lui il mago Oronzo, creatore delle ‘strade’ che non ci sono, ci appare un sogno privo di fondamenta. Ma tant’è. Dalla giunta tecnica a quella politica. Con un chiaro sbilanciamento verso il centro. Ma più che un premio alle qualità dei singoli assessori, sembra abbia prevalso un tentativo di agire, da parte di Pittella, con le mani libere. I nuovi assessori sono per lui ciò che l’ala Verdiniana rappresenta per Renzi. Trionfo della mediocrazia. Calcoli politici e di interesse. Risoluzione delle faide interne, ma problemi nascosti sotto il tavolo. La giostra lucana alimentata dalle royalties dell’Eni e del Centro Oli, d’altronde, deve pur ripartire. “Ripartirà ad agosto”, ha fatto sapere qualche giorno fa Marcello Pittella, rassicurando tutti. Soldi, tanti soldi. Tra clientelismi e nuove macchiette che si affacciano su uno scenario sempre più desolante.