No triv: il 9 e 10 luglio assemblea nazionale a Viggiano

4 luglio 2016 | 09:53
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No triv: il 9 e 10 luglio assemblea nazionale a Viggiano

L’inchiesta della Procura di Potenza, dei Noe, della Procura nazionale Antimafia, della Commissione Parlamentare Ciclo Rifiuti; i provvedimenti e le misure di restrizione per dirigenti Eni, burocrati, faccendieri, per presunta corruzione, contraffazione e traffico di influenze; la campagna su ben sei quesiti referendari “No Triv” per la prima volta promossi da 10 Regioni italiane, il suo esito su un unico quesito su cui lo scorso 17 aprile la sola Basilicata ha raggiunto il quorum; l’accoglimento della proposta di tecnica di trattamento reflui avanzata da Eni dopo l’atterraggio dell’a.d. Descalzi; i provvedimenti di mobilità e cassa integrazione, la promessa di ripartenza delle attività del Cova a pieno regime già prima del termine della stagione estiva; la ripresa delle attività di Tecnoparco spa in Valbasento; la “scoperta” che il mega cantiere di “Tempa Rossa” contrattualizza al ribasso ben il 70% di operai e tecnici dell’Est europeo ingaggiati da Total, sono altrettanti fatti ed elementi che segnano il passaggio ad una fase nuova nei rapporti di forza tra multinazionali estrattive, Regione, Stato, Enti locali, non soltanto in Basilicata, ma in tutto il Paese. Se da un lato i blocchi stradali per difendere l’ospedale di Villa d’Agri dal depotenziamento, quale indispensabile presidio per la salute e per la sicurezza rivelano la vera natura della parabola estrattiva, del tutto curvata ai danni dello Stato Sociale, d’altro canto a Viggiano si vive concretamente e simbolicamente all’ombra della minaccia di un nuovo “pozzo urbano”, mentre i destini delle decine di richieste di proroga e di permessi di ricerca di idrocarburi, per il completamento della Tap, dei pozzi di stoccaggio e reiniezione, in Basilicata ed in Italia, con meno “clamore” mediatico, politico, sociale, sono legati alle dinamiche dei dispositivi attuativi del cosiddetto “Sblocca Italia” ed all’esito del Referendum confermativo istituzionale per la revisione costituzionale ad Ottobre prossimo. Consapevoli della portata e della complessità del nuovo scenario, in cui l’occhio e la mano della repressione di Stato agisce con un raffinato mix di attacchi chirurgici e col dispiegamento di una campagna di intimidazione e criminalizzazione preventiva di massa, i soggetti che si riconoscono nella piattaforma rivendicativa del Coordinamento nazionale No Triv hanno scelto il contesto di Viggiano non solo per fare il punto della situazione, ma per rilanciare con forza il programma e l’azione condivisa per favorire la necessaria transizione energetica alle rinnovabili pulite; per difendere il diritto costituzionale di decidere sui territori, non solo per quanto riguarda gli enti locali, ma per conquistare più consapevole partecipazione e democrazia. Il 9 e 10 luglio prossimi a Viggiano un’assemblea per discutere di tutto questo che si terrà all’hotel Ostello Theotokos.  Coordinamento No Triv