“Le verità nascoste dell’Amministrazione ‘Cambia Tito'”

1 giugno 2016 | 17:02
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Leggendo il comunicato stampa di sabato 21/05/2016 dell’attuale amministrazione di Tito “Cambia Tito” nasce spontaneo fare delle riflessioni. Si legge “Nonostante il periodo di difficoltà per le finanze degli enti locali, che vede in Italia un aumento costante della pressione fiscale operata dai comuni, e considerata l’esiguità crescente delle risorse trasferite dallo Stato, il Comune di Tito …….” decide: 1) di “regalare “all’impresa appaltatrice del palazzetto dello sport in località Madonna delle Grazie la “modica” somma di € 120.000,00 ……….. Con Delibera di Giunta Comunale n. 69 del 19 maggio 2016, infatti, l’Amministrazione Comunale di Tito ha di fatto proceduto in modo unilaterale al recesso dal contratto di appalto, di cui sopra, in base al l’art. 134 del codice degli appalti (dec.legs. 163/2006 e succ. mod.) ABROGATO dall’art. 109 del Decreto legislativo n. 50 del 18 aprile 2016, senza approfondire minimamente la normativa, alla faccia della competenza. Tra le motivazioni, il costo troppo elevato di manutenzione della struttura, costo calcolato in base a voci di spesa ipotizzate, in base ad un calcolo di cui sono totalmente sconosciuti i parametri utilizzati. Si è ipotizzato: € 30.000,00 una tantum per attrezzature e impianti di avviamento; € 15.000,00 annui per energia elettrica; € 6.000,00 annui per consumi di acqua; € 2.000,00 annui per spese di manutenzione (per i primi cinque anni); € 250.000,00 per lavori di sistemazione esterna Niente di piu’ falso e fuorviante, infatti leggendo la delibera ci siamo accorti che l’attuale amministrazione e/o i consulenti di fiducia della stessa non hanno affatto contezza del progetto esecutivo del palazzetto. La struttura era stata, invece, concepita a bassissimi consumi: – il riscaldamento e il raffreddamento era garantito da un impianto geotermico e non ad energia solare, come sostenuto in delibera, che assicurava un costo per il riscaldamento pari a € 0.00; – I consumi relativi all’energia erano totalmente coperti da un impianto fotovoltaico da 40 kw; – per le spese di manutenzione, si ricorda, che l’impresa aveva dato la propria disponibilità alla gestione e manutenzione degli impianti per i primi cinque anni; – con i soldi provenienti dal ribasso (19.25 %) si sarebbe ottenuto un’economia sui lavori di circa € 251´000, che avrebbero coperto ampiamente gli importi per la realizzazione della sistemazione dell’area esterna. Come si evince dalle suddette considerazioni, dunque, ancora una volta le motivazioni a addotte a sostegno del recesso non trovano riscontro nella realtà dei fatti. Rivolgendoci ai tanti ragazzi della nostra comunità, che hanno dato fiducia a questa amministrazione e che sarebbero stati i potenziali fruitori del palazzetto in passato pensato e progettato, facciamo e con loro condividiamo una considerazione: se in passato si fosse pensato alle spese di manutenzione delle strutture: Si sarebbe realizzato il Cecilia? Si sarebbe realizzata la sala Don Domenico Scavone? Ed il Campo da calcio Alfredo Mancinelli? Non si doveva realizzare l’attuale impianto di calcetto a Santa Venere? A loro diciamo: vi hanno ingannato, sono amministratori giovani di età ma vecchi dentro! Alcuni consiglieri comunali di maggioranza, praticanti da anni lo sport, per sostenere la loro scelta insensata, hanno dovuto arrampicarsi sugli specchi, tradendo quella platea giovanile, che aveva investito tanto su questa amministrazione vecchia di contenuti. Il Sindaco, nell’ultimo consiglio comunale, ha sostenuto che l’amministrazione, nell’assumere determinate decisioni (a nostro parere in unica direzione… “Castranti” rispetto a progetti avviati e programmati dalla precedente amministrazione) si è comportata come il buon padre di famiglia! Invitiamo i nostri concittadini a partecipare od a seguire sul web i Consigli Comunali, per avere un’idea chi ci amministra, si sta ridicolizzando l’intera comunità’. Noi riteniamo che uno dei modi attraverso cui il buon padre di famiglia si preoccupa dei propri figli, in questo caso dei giovani di una comunità, è quello di individuare modalità e condizioni atte a creare dei centri di riferimento ed interesse, che impegnino i ragazzi, sottraendoli all’inutile ciondolamento per le vie del paese ed allontanandoli da possibili circuiti criminali. Il palazzetto avrebbe potuto costituire un polo di aggregazione giovanile, in collaborazione con le società sportive e le associazioni di volontariato impegnate in programmi di recupero sociale. Lo sport è uno straordinario veicolo di aggregazione, che aiuta a sviluppare il senso di appartenenza e al rispetto delle regole. Tenendo, anche, in debita considerazione che l’investimento rientrava in una progettualità più ampia, nella quale si era ipotizzato, una volta realizzato il Palazzetto Polifunzionale, di demolire la vecchia Palestra, in prossimità del Convento, per allargare i parcheggi e rimodulare la fruibilità di quell’area, vista la necessità di spazio soprattutto in concomitanza di eventi particolari…. Probabilmente i nostri amministratori “ancora” non hanno contezza di ciò che accade, evidentemente al loro interno non c’è confronto, visto che alcuni degli attuali consiglieri di maggioranza, che anche nella passata legislatura sedevano in Consiglio Comunale, hanno potuto partecipare a sedute, in cui più volte è stato affrontato il tema, ma chissà… forse erano distratti da altri problemi più importanti. Infine volevamo ricordare all’Amministrazione Comunale di Tito, nel caso in cui l’avesse dimenticato, che oltre a dover risarcire l’impresa appaltatrice è stato dato incarico anche per la Direzione dei Lavori ed al Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione dell’opera di cui sopra, spese che chiediamo: chi dovrà sostenere? L’amministrazione Decide anche e sempre per il principio di contenimento della spesa… 2) di procedere all’assunzione, a tempo pieno e determinato, di un nuovo “Istruttore di Vigilanza” da utilizzare prioritariamente nella polizia annonaria e commerciale. Considerato che “la normativa vigente stabilisce che le Amministrazioni pubbliche per le assunzioni a tempo determinato, ferme restando le esigenze di carattere esclusivo temporaneo ed eccezionale, piuttosto che indire procedure concorsuali a tempo determinato, devono attingere alle loro graduatorie vigenti per concorsi pubblici a tempo indeterminato…”; L’amministrazione, dunque, giustifica l’assunzione della nuova unità con: a) l’aumento notevole delle attività commerciali e produttive specialmente nella zona industriale di Tito Scalo; b) l’impossibilità oggettiva di far fronte agli adempimenti relativi alla polizia annonaria e commerciale anche per garantire un ottimale erogazione dei servizi legati al funzionamento del SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive);” c) con una più marcata esigenza straordinaria dovuta all’assenza per maternità della Responsabile del SUAP, dott.ssa Gaetana Buonansegna; Noi riteniamo, invece, che il reale motivo, celato ad arte dagli amministratori, sia la prossima scadenza della graduatoria del concorso per vigili per il 31/12/2016, scadenza che non darebbe più diritto agli idonei di quel concorso di poter ricoprire il posto di lavoro, per cui hanno partecipato ed intanto……. si spera nel prossimo pensionamento di qualche unità dell’attuale corpo di polizia municipale! Alla faccia della meritocrazia, trasparenza e del ” Cambia Tito”. Le cambiali elettorali vanno onorate. Abbiamo assistito, nel pomeriggio di lunedì 23 maggio, al convegno ” Sviluppo Produttivo e Qualità Ambientale”. Tre ore circa di discussione sul e del “nulla”: introduzione al convegno assolutamente generica, relatori che hanno evidenziato la loro mancanza di consapevolezza e conoscenza della realtà e delle condizioni in cui versa il territorio, mancanza di prospettive, mancanza di proposte. L’unica cosa “seria” rilevata da più parti è stata la considerazione che, probabilmente, dopo l’aggiudicazione del primo progetto, riguardante la bonifica dell’Area Industriale di Tito, il SIN (Sito Interesse Nazionale), con l’impiego di circa undici milioni di euro, la rimanente parte (circa altri undici milioni di euro ) non sarà utilizzata in quanto non si farà in tempo per la realizzazione dei progetti…… Speriamo che ciò non accada, adoperiamoci tutti, nelle sedi opportune, per sensibilizzare chi di competenza ad accelerare l’iter dei progetti e le connesse procedure, nella consapevolezza che in caso contrario bisognerà dare conto, ognuno per la propria parte, non solo alla comunità Titese ed al suo hinterland, ma all’intera Regione Basilicata. Cari giovani se questa è l’amministrazione del “Cambiamento” potete solo voi deciderlo, noi dei Cristiano Popolari, con convinzione e dalle verifiche degli atti prodotti in due anni, possiamo dire che è una amministrazione vecchia dentro, legata a vecchi pregiudizi. Un’amministrazione che sta bruciando e vanificando anni di lavoro amministrativo, teso al raggiungimento di obbiettivi degni della nostra comunità, che, se accantonato, sarà difficile da riprendere e portare a termine, così tradendo un’altra fetta del popolo Titese, quella giovanile. Cristiano Popolari di Tito