Potenza sarà nuovamente invasa dal cemento

13 maggio 2016 | 13:21
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Potenza sarà nuovamente invasa dal cemento

Non sarà un caso – e i cittadini devono saperlo – che dopo due anni di tregua la città verrà nuovamente invasa da altro cemento. È un fatto innegabile che, con i nuovi amministratori targati PD, appena insediati dal sindaco De Luca, è ripresa la festa per i palazzinari potentini. La variante al progetto plano volumetrico della Zona F12 Verderuolo Inferiore (zona Fondavalle) prevede l’edificazione di strutture commerciali, direzionali e abitative per circa 30.000 metri quadri. La città ha bisogno di altro cemento? In una città dove aumentano in maniera preoccupante i locali sfitti e invenduti, dove il centro va morendo e dopo il flop dell’espansione di Gallitello, in piena contrazione economica e demografica, dobbiamo constatare che si cementificano spazi verdi, si congestiona un’arteria fondamentale come viale dell’Unicef, si continua a degradare il territorio e il tessuto urbano, autorizzando politiche pedestri di speculazione urbanistica a beneficio dei soliti arcinoti imprenditori. Sappiamo tutti (compreso il sindaco) che errori e speculazioni del passato hanno compromesso lo sviluppo sostenibile e generato molto più edificato di quanto realmente necessario, consumando il nostro territorio e ponendo le basi per la crisi attuale. È evidente che la gestione del nostro territorio debba cambiare passo e utilizzare criteri più evoluti, che garantiscano la conservazione del patrimonio verde cittadino, il recupero di volumetrie inutilizzate o degradate, la razionalizzazione urbanistica a 360 gradi. Al contrario, la realizzazione di questa nuova ulteriore superficie commerciale, oltre ad essere priva di logica e sbagliata nei presupposti, aggraverà, soprattutto, l’agonia dei commercianti del centro, nonché di quelle attività di prossimità dei rioni attigui a viale dell’Unicef, come minimarket, salumerie, macellerie. L’attività amministrativa di De Luca con i nuovi alleati sta ricalcando alla virgola la linea tracciata prima di lui da Vito Santarsiero, con maxi interventi di cementificazione senza la minima attenzione al tema del riuso e della riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, e soprattutto senza alcuna programmazione né pianificazione. A nostro modo di vedere, invece, le trasformazioni della città devono essere oggetto di riflessioni serie ed approfondite. Il sindaco bene avrebbe fatto a portare in consiglio comunale il caso sottoponendolo ad un ragionamento completo sul tema del consumo del suolo. Ciò non si è voluto fare, preferendo la strada facile (e disastrosa) della speculazione edilizia, che ha fatto la fortuna di tante carriere politiche ed è stata la storica disgrazia per i Potentini, vittime di una città cresciuta male e, purtroppo, con la memoria sempre troppo corta. Ne prendiamo atto. 

Antonio Vigilante, consigliere comunale Lista Civica Potenza