Pasolini contro Pasolini, a Matera il nuovo libro di Mirenzi

5 maggio 2016 | 15:51
Share0
Pasolini contro Pasolini, a Matera il nuovo libro di Mirenzi

Sabato 7 maggio 2016, alle ore 18.30 nell’ex Ospedale San Rocco, Piazza San Giovanni, Matera, appuntamento lucano con “Pasolini contro Pasolini” dello scrittore Nicola Mirenzi: un incontro con l’autore del libro che racconta l’opera di Pasolini contro il mito. Dialogheranno con l’autore: Pino Suriano, Presidente della Dante Matera, Paride Leporace, giornalista e Direttore Lucana Film Commission, Fjodor Montemurro, docente Unibas. L’evento è promosso dalla Società Dante Alighieri – Comitato di Matera

Nicola Mirenzi è nato nel 1982. Si è laureato a Roma e ha vissuto a Londra e a Istanbul. Giornalista, lavora a La7 e scrive per l’«Huffington Post». Da quel novembre del 1975 in cui fu ucciso, Pier Paolo Pasolini si è trasformato in un fantasma che si aggira per l’Italia. Da morto, lo scrittore friulano è stato usato da tutti: la destra, la sinistra, i cattolici, gli estremisti, i giustizialisti, i complottisti e i militanti della decrescita felice. Ognuno prende la parte che più gli fa comodo e butta via il resto. È stato detto che Pasolini ha previsto ogni cosa e oggi le sue analisi sono vissute come profezie, ma le sue parole scivolano sulla superficie delle nostre coscienze come balsami. Nessuna abrasione, nessuno scuotimento. Gli schiaffi che dava (e riceveva) sono diventati morbide carezze. Pasolini si è fatto specchio delle nostre brame, ognuno vi si vede più bello e pulito. Nicola Mirenzi appartiene alla generazione di chi non c’era nell’Italia di Pasolini, ma ha «vissuto con lui» perché Pasolini è onnipresente ancora oggi, sotto forma di spettro, icona pop, mito, oggetto di un’operazione di «beatificazione» che nasconde in realtà un atteggiamento superficiale e sostanzialmente indifferente verso la sua opera e le sue battaglie. Nel quarantennale della morte appare quindi impossibile parlare di Pasolini se prima non si distingue l’autore dal racconto edulcorato (e tossico) che ne è fatto. Perché un conto è Pasolini, un altro è il pasolinismo. Una cosa è lo scrittore, un’altra la sua leggenda. E solo il ritorno alla sua opera può riscattare il chiacchiericcio intorno alla sua immagine. Mettendo il testo contro il pretesto. L’opera contro il mito. Pasolini contro Pasolini.