Marconia: la morte di Ada Viggiani dopo dieci anni resta un mistero



La morte della dottoressa Ada Viggiani, dirigente dell’Asl di Montalbano Jonico, resta avvolta dal mistero. A ricordarla a 10 anni dalla scomparsa è l’associazione Libera Basilicata che in una nota ripercorre la vicenda, archiviata dalla procura di Matera nel 2013. Ad alcuni testimoni la donna, poco prima di morire,
parlò di un ammanco all’Asl e di persone che “finalmente sarebbero finite in galera”.
Sono da poco passate le 13.15 del 15 maggio del 2006, Ada esce di casa (a Marconia) con un faldone di carte tra le braccia e alcuni abiti in una busta, è nervosa e va di fretta, deve andare a Montalbano. Ma non ci arriverà mai: perderà infatti la vita in un misterioso incidente sulla strada provinciale 154 (Tinchi – Montalbano) a pochi chilometri da casa e dall’ospedale dove lavorava come dirigente. E’ una giornata movimentata la sua, non è in servizio eppure è stata convocata d’urgenza in mattinata dal suo direttore. Quello stesso pomeriggio era prevista una conferenza stampa nella sede Asl di Montalbano. Le indagini si fermano presto nonostante i dubbi su quanto accaduto. A partire dal 2008 non risultano ulteriori approfondimenti in merito all’incidente. Nel 2013, a 7 anni dalla morte, la Procura di Matera archivia il caso. Dopo aver letto gli atti- sottolinea Libera- sono ancora tanti i dubbi, dalla lacunosa ricostruzione della dinamica dell’incidente, alle dichiarazioni dei testimoni non approfondite, ai mancati accertamenti sul ruolo della dottoressa nell’amministrazione della Asl di Montalbano. Perché le indagini non furono condotte accuratamente? È stata solo superficialità la mancanza di perizie sulla dinamica dell’incidente? Ci chiediamo perché, pur essendo stato rilevato un reato, si tergiversò a tal punto da farlo andare in prescrizione dopo cinque anni? E’ lecito non siano state valutate attentamente le ragioni della preoccupazione della dottoressa in vista della conferenza stampa che avrebbe dovuto svolgersi quel pomeriggio? Si svolse effettivamente quella conferenza e di cosa si sarebbe parlato? Forse su quanto riferito dalla stessa dott.ssa Viggiani ad una testimone un’ora prima di morire, cioè i motivi dell’ammanco di denaro dalle casse della Asl? Perché la dottoressa confidò a due testimoni, dopo la convocazione del suo direttore: “forse questa è la volta in cui andranno a finire in galera!“? Passò qualcuno su quella strada a quell’ora? Cosa vide? Un altro caso nella lunga lista dei morti-conclude Libera- che in questa nostra terra attendono verità, giustizia e dignità.