Trivelle in mare: riunito il Comitato popolare per il Sì

17 marzo 2016 | 17:34
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Trivelle in mare: riunito il Comitato popolare per il Sì

Oggi, esattamente ad un mese dall’appuntamento referendario si è riunito presso il cineteatro principe di piemonte il Comitato popolare per il Sì composto da: Coordinamento otto novembre, Terra mia, Mo basta, Identitariamente, Circolo il picchio, La quinta porta, Fare verde, Briganti d’italia. Eravamo 500 ed eravamo il popolo composto studenti, adulti e anziani. La sintesi della nostra posizione: Il 17 aprile saremo chiamati a votare un referendum richiesto dalle regioni, invece che, come di solito avviene, tramite una raccolta di firme. Si tratta del cosiddetto referendum “No trivellazioni”: una consultazione per decidere se vietare il rinnovo delle concessioni estrattive di gas e petrolio per i giacimenti entro le 12 miglia dalla costa italiana. Non è tutto, anzi, è abbastanza poco. Ma la vittoria del Sì sarebbe un piccolo passo per incominciare a riappropriarci di tutto ciò che ci spetta. Crediamo che l’economia del petrolio sia un’economia sbagliata, anacronistica, rimpiazzabile fin da subito con le moderne tecnologie. Il petrolio, inoltre, non ha portato sviluppo nella nostra Lucania, ma soltanto inquinamento, disoccupazione, lobbismo incontrollato. Le nostre classi dirigenti sono drogate dalle pressioni delle multinazionali, la nostra economia dipende dalle royalties ed è distrutta, tra assuefazione alle elemosine dei petrolieri e incapacità di programmazione dello sviluppo. Se non vince il Sì al referendum di aprile, avremo ipotecato anche il nostro mare. Abbiamo la possibilità di lanciare, invece, uno storico segnale ai petrolieri che si arricchiscono col petrolio lucano lasciando a noi solo le briciole. Il 17 aprile possiamo dire che ci siamo stancati, che non abbiamo fiducia nei loro illusori modelli di sviluppo, che il nostro mare non si tocca, che noi da questo posto non vogliamo andare via. Siamo studenti, movimenti e associazioni: il 17 marzo scenderemo di nuovo in campo, come nel 2014, per ribadire che questa battaglia è popolare, lontana da logiche di partito e giochi di potere. Noi non ci caschiamo più e ripartiamo da dove ci siamo fermati. Con la purezza e la coerenza di chi ama la sua terra e non di chi cerca di aggraziarsi il proprio bacino elettorale. La terra, come il mare, appartiene al popolo. Il 17 aprile vota Sì per dire no alle trivellazioni in mare!