Indennità assistenziali: Consiglio di Stato da’ torto a Renzi

1 marzo 2016 | 11:40
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Indennità assistenziali: Consiglio di Stato da’ torto a Renzi

Il Consigliere regionale Giannino Romaniello esprime soddisfazione per la sentenza con cui il Consiglio di Stato ha sancito definitivamente il principio secondo il quale l’indennità di accompagnamento, i trattamenti assistenziali, previdenziali e risarcitori non costituiscono reddito e, conseguentemente, non sono da considerare ai fini del calcolo dell’Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). Tale principio, già affermato in precedenza da una sentenza del Tar del Lazio a cui il Governo aveva fatto ricorso, afferma in modo inequivocabile che le somme pagate dallo Stato a titolo di indennità assistenziali e finalizzate a garantire ai disabili e alle famiglie con forte disagio sociale una vita dignitosa, non possono essere considerate reddito in quanto erogate per attenuare una situazione di svantaggio e realizzare un principio di eguaglianza. Grazie al ricorso proposto e vinto dall’Associazione Nazionale mutilati e invalidi del lavoro, afferma il Consigliere Romaniello, registriamo una sconfitta per il Governo Renzi, il quale sarà ora costretto ad una revisione dei principi di calcolo dell’Iseee. La sentenza del Consiglio di Stato rende, inoltre, giustizia ai beneficiari del Copes di Basilicata e non potrà che avere ripercussioni sulla graduatoria provvisoria del reddito di inserimento. A tale proposito, il Consigliere di Sinistra/Gruppo Misto ha chiesto al Presidente della IV Commissione Consiliare – Politiche sociali, la convocazione del Direttore Generale della Presidenza della Giunta, per accelerare l’avvio del Programma del reddito di inserimento, tenendo conto del principio sancito dalla sentenza del Consiglio di Stato.