Inchiesta Eni: trema il governo Renzi. Dimessa la ministra Guidi

31 marzo 2016 | 18:03
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Inchiesta Eni: trema il governo Renzi. Dimessa la ministra Guidi

Nell’ambito dell’inchiesta che ha portato agli arresti di cinque dipendenti Eni e dell’ex sindaco di Corleto, in Basilicata, è indagato anche Gianluca Gemelli, compagno del ministro per lo Sviluppo Economico, Federica Guidi, che intanto si è dimessa. Gemelli, secondo quanto emerso

 dalle indagini condotte dalla Direzione distrettuale antimafia “sfruttando la relazione di convivenza che aveva con il Ministro allo Sviluppo Economico, indebitamente si faceva promettere e quindi otteneva da un dirigente della Total, “vantaggi patrimoniali”. 

Nell’ordinanza della Procura antimafia è riportata anche un’intercettazione tra il ministro Federica Guidi e il suo compagno. Secondo quanto emerso dalle indagini il 5 novembre 2014 Gemelli, in una conversazione telefonica con il ministro “apprendeva da costei – scrivono i giudici – che sarebbe stato reinserito nella legge di stabilità un “emendamento” (recante il numero progressivo 2.9818 ed individuabile nell’emendamento al disegno di Legge n. 2619-bis-B, corrispondente a quello che nell’originario testo del decreto Sblocca Italia riportava il 00 37.52 del Governo, ossia quello “volto a inserire le opere relative al trasporto e allo stoccaggio di idrocarburi”, inserito nel testo originario del decreto “Sblocca Italia” e “bocciato” alle ore 5 del giorno venerdì 17 ottobre 2014 durante la discussione in commissione parlamentare ), emendamento che sarebbe stato di estremo interesse per la Total soprattutto in relazione al progetto “Tempa Rossa”. La Guidi riferiva al suo compagno ” … e poi dovremmo riuscire a mettere dentro al Senato se.. è d’accordo anche “Mariaelena” ( Ministro Boschi ndr) la. .. quell’emendamento che mi hannoo fatto uscire quella notte, alle quattro di notte …! Rimetterlo dentro alla legge… con l’emendamento alla legge di stabilità e a questo punto se riusciamo a sbloccare anche Tempa Rossa. .. ehm ..dall’altra parte si muove tutto!”. Gemelli poi avrebbe chiesto al ministro “se la cosa riguardasse pure i propri amici della Total, clienti di Tecnimont (“quindi anche coso … anche … va be’, i miei amici de … i clienti di Broggi”), la Guidi replicava: “eh, certo, capito? … certo … te l’ho detto per quello!”).

Gli inquirenti spiegano poi che avuta la notizia Gemelli chiama subito il rappresentante della Total: “La chiamo per darle una buona notizia..ehm.. .si ricorda che tempo fa c’è stato casino..che avevano ritirato un emendamento…ragion per cui c’erano di nuovo problemi su tempa ross … pare che oggi riescano ad inserirlo nuovamente al senato..ragion per cui..se passa…e pare che ci sia l’accordo con Boschi e compagni…(…) se passa quest’emendamento… che pare… siano d’accordo tutti…perché la boschi ha accettato di inserirlo… (…) è tutto sbloccato! (ride ndr)…volevo che lo sapesse in anticipo! (…) e quindi questa è una notizia…”. Dalle indagini fatte poi dagli agenti della squadra mobile di Potenza è emerso che l’emendamento era stato inserito nel maxiemendamnento alla Legge di stabilità del 2015, modificato dal Senato il 20 dicembre, con il quale si dava il via al progetto Tempa Rossa.