Tari 2015 a Montalbano, “calcolo sbagliato”. Ministro della Finanze dà ragione a M5S

11 febbraio 2016 | 19:00
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Tari 2015 a Montalbano, “calcolo sbagliato”. Ministro della Finanze dà ragione a M5S

L’amministrazione comunale di Montalbano Jonico, in Basilicata, dovrebbe prendere in seria considerazione l’idea di dimettersi, essendosi dimostrata inadeguata a gestire le tassazioni municipali. In merito alla Tari del 2015, la maggioranza è stata infatti sconfessata dal Ministero delle Finanze che, in una lettera inviata l’8 febbraio scorso al Comune e al gruppo locale M5S, ha dato ragione a tutte le osservazioni espresse un paio di mesi fa al Mef dai pentastellati del posto. Il problema è sorto quando, nel determinare la Tari del 2015, anziché conteggiare 750 mila euro più Iva, come da capitolato di appalto in vigore proprio dal 2015, l’amministrazione comunale ha ingiustamente addebitato ai cittadini l’ingente somma di 1.306.000 euro, aggiungendo ai costi effettivi da Capitolato, una mensilità Tarsu 2012 e tre mensilità Tari 2014. Più volte è stato chiesto all’amministrazione dal M5S di eliminare le quattro ingiustificabili mensilità, che determinavano un incremento della tassa sui rifiuti urbani del 37%. Invece, in pieno dissenso con le più elementari norme istituzionali di democrazia e trasparenza, l’amministrazione si è cocciutamente rifiutata sia di dare spiegazioni che di ricalcolare correttamente la Tari del 2015. Il Ministero delle Finanze è stato chiarissimo: nella Tari del 2015 il Comune non avrebbe dovuto inserire la mensilità Tarsu del 2012, perché i due tributi appartengono a due diverse e non compatibili discipline fiscali (una quota Tarsu la paga anche il Comune, la Tari è al 100% del cittadino). L’amministrazione avrebbe potuto, invece, addebitare ai cittadini una minima parte delle tre quote Tari del 2014, a patto, però, che il sindaco e gli amministratori avessero potuto documentare la correttezza normativa dell’addebito. Cosa che si sono guardati bene dal dimostrare in questi 8 mesi, avendo avuto l’unico interesse di mettere le mani nelle tasche dei cittadini per spillare loro 1.306.000 euro. Il rammarico è che, se la Tari 2015 fosse stata calcolata correttamente, come ha sempre ribadito il M5S, i montalbanesi non avrebbero sborsato una tassa esorbitante sui rifiuti e l’amministrazione non sarebbe incorsa nella richiesta di annullamento della delibera del 20 agosto, espressa in una prima lettera del Mef a settembre del 2015 e ribadita l’8 febbraio scorso nella risposta al M5S. Col rischio che il Comune, dovendo riformulare e rispedire una seconda volta gli avvisi di pagamento per il 2015, procurerà alla comunità un sicuro danno erariale e la quasi certezza di una nuova battaglia sociale e civile. La Tari di riferimento del 2014 costa, infatti, 1.200.000 euro, la Tari del 2015 invece doveva correttamente essere di 750 mila euro più Iva. La differenza, come lascia intendere lo stesso Ministero, dovrà essere scomputata dalla cifra che il capitolato di appalto, e non l’interpretazione di un amministratore, prevede per la nuova Tari 2016 in arrivo per giugno di quest’anno.

Vito Petrocelli – Senatore M5S