Surroga consigliere M5S: il Comune di Montalbano cita sentenze che non esistono

25 febbraio 2016 | 17:24
Share0
Surroga consigliere M5S: il Comune di Montalbano cita sentenze che non esistono

In merito alla questione della surroga del consigliere dimissionario, la Lista dei candidati M5S accusa la maggioranza di ritardare volutamente l’ingresso del nuovo consigliere del M5S in Consiglio comunale, probabilmente perché è un’opposizione molto presente e perché, avendo problemi col Bilancio municipale, cercano di scaricare agli altri le loro incapacità amministrative. Ad avvalorare questa tesi, la Lista candidati M5S afferma che il sindaco Piero Marrese, nel carteggio ufficiale e in Consiglio comunale, si è appellato a una sentenza datata 22 anni fa, quando vigeva il Mattarellum, la 1144/1994 del Tar di Puglia, e a una sentenza, la n.651 del 2005, del Tar del Lazio, che potrebbe non essere valida in quanto, magari, non recepita dal Consiglio di Stato. Infatti, sul sito della Giustizia amministrativa del Tar di Roma non si apre nessuna sentenza numero 651. Al numero 651 appare una sentenza del Tar di Latina, sempre nel Lazio, in merito, però, a questioni che non c’entrano nulla con la surroga di un consigliere comunale. Tra l’altro, in Comune, non hanno copia della sentenza, per cui avranno fatto riferimento a una serie di citazioni riprese da siti non ufficiali. Lo stesso Prefetto di Matera, Antonella Bellomo, nella lettera inviata al Comune, dove dà ragione alla procedura di surroga pensata dalla maggioranza, evita di citare sia la sentenza 1144 che la 651 e si rifà ad altre sentenze, alcune delle quali non pertinenti al caso di Montalbano. Contestualmente, però, nel ritenere che “il consigliere surrogante non può disporre di un munus di cui ancora non è investito”, cosa con la quale avvalorerebbe la posizione del Comune, afferma anche che ci troviamo in una situazione giurisprudenziale dove “non esistono espresse disposizioni di legge”. Se non esistono precise normative, vuol dire che ci si regola a piacere? E perché si opta per la proposta della maggioranza e non per la nostra che risponde maggiormente ai criteri di economicità? La nostra proposta di far scorrere la lista dei candidati, fin quando non c’è chi accetta di ricoprire il seggio vacante, prima di indire il Consiglio comunale per la surroga del consigliere dimessosi, è anche la norma più utilizzata in questi ultimi anni dai Comuni italiani, e giova ricordare che le consuetudini normative determinano un modus operanti che è equiparato, in sostanza, a una legge. Infine, la Lista dei candidati M5S rimette alla maggioranza l’accusa di bloccare l’attività consiliare: al segretario generale del Comune abbiamo già consegnato la sentenza del Tar di Brescia, la n.245 del 2006, nella quale si afferma che «la cessazione dalla carica di consigliere non impedisce all’organo di funzionare nel frattempo». LISTA CANDIDATI M5S