L’Italia è il Paese in cui un’ex Br può dare lezioni ai magistrati

4 febbraio 2016 | 17:00
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L’Italia è il Paese in cui un’ex Br può dare lezioni ai magistrati

Chi l’ha detto che in Italia il merito non paga? Ogni giorno, pur assistendo alla fuga dei nostri cervelli migliori, le ultime cronache dimostrano che avere un curriculum di tutto “rispetto” porti a grandi soddisfazioni. Accade ancora, infatti, visto che non è la prima volta, che “illustri” personaggi, qualificatisi in passato per le loro doti al centro delle cronache nazionali, vengano ospitati nelle più prestigiose sedi di cultura. Basta essere un’ex brigatista rossa per ricevere l’invito a dare il proprio contributo ad un corso di formazione “nientepocodimenoche” alla scuola di magistratura- C’è da chiedersi quale insegnamento una tale esperienza possa portare, dal momento che tanti dubbi e questioni irrisolte esistono ancora sui 55 giorni di Aldo Moro. Di che si lamentano, quindi, i nostri geni… Avrebbero potuto anche loro macchiare la propria vita di crimini nefasti, così da diventare “docenti” nelle università più famose d’Italia, invece che rimanere anonimi impiegati a contratto Co.Co.Co.. D’altronde, si sa, l’Italia è il Paese delle contraddizioni, di un governo che prima ti regala 80 euro e poi te li sconta con gli interessi a fine anno con un bel conguaglio, dei continui bonus, delle agevolazioni alle famiglie che ospitano i migranti e dei tagli di pensione agli italiani. In effetti, potremmo pensare tutti a diventare criminali, visti i risultati dei nostri processi e ciò che si guadagna ad essere una persona perbene, ma non vorrei alzare troppo i toni , dal momento che il Presidente Pittella in questi giorni ha dichiarato che i suoi avversari politici potranno fermarlo solo “ammazzandolo” (mentre lui desidera “asfaltarli”). Parole da anni di piombo, con quella inopportuna iperbole usata dal Governatore lucano, ad offendere chi, per motivi molto più importanti, si è fatto ammazzare in nome della Patria. Tuttavia, devo dar ragione al Presidente della Regione Basilicata su una cosa: non è con l’aggressione mediatica, tanto meno con la denigrazione delle istituzioni che si possono risolvere i problemi della Regione e, quindi, della situazione italiana. Consiglierei un semplice passo indietro, visto lo scenario contraddittorio tanto regionale quanto nazionale, per rispetto della nostra storia, delle nostre pene e della nostra dignità di italiani.

Loredana Baldassarre, Portavoce Gioventù Nazionale Potenza