Il fesso furbo. Tra narcisismo cronico e stupidità dilagante
E’ difficile distinguere l’idiota dallo stupido, l’imbecille dal cretino. Si tratta di figure umane molto simili, con sfumature psicologiche difficili da spiegare. Scusatemi, dunque, se sintetizzo queste “personalità” in una categoria antropologica molto diffusa in questa epoca della vanità. Il “fesso furbo”. Come si comporta il fesso furbo? Semplice. Aspira a diventare personaggio. Non importa se all’asilo nido, alla scuola materna o nell’aula delle elementari. Magari all’Università. Lui ha una patologia seria, che non conosce, anzi la confonde con la determinazione, il coraggio. Quella malattia si chiama “narcisismo cronico”. Il suo habitat naturale è sui social network. Scrive stronzate, congetture, pettegolezzi. Però crede di essere il depositario della verità. E’ convinto di fare colpo sulla gente. Assetato di like, sta sempre lì a controllare se qualcuno ha cliccato mi piace, o magari se qualcuno ha scritto “bravo”. Si sveglia di notte per monitorare il suo post. Si tormenta e non dorme se i “mi piace” sono pochi. E allora alza il tiro. Scrive stronzate sempre più grandi, ma i like sono pochi. Ha bisogno di una dose più forte e allora scrive stronzate planetarie. Per un like in più. Fatevi visitare. Si facciano visitare anche quelli che, non leggendo un articolo, commentano senza sapere i fatti. Quelli che leggono il titolo e commentano senza aver capito un cazzo. I vanitosi e le vanitose che per aver scritto una puttanata qualunque su un giornale qualunque fanno le pon pon sui social per promuovere il nulla. Ambientalisti alla ricerca di notorietà. Questa Basilicata idiota non ci appartiene. L’intelligenza non si compra. Il prestigio non si compra. La reputazione non si compra. Che delusione questa regione di “giornalisti” che fanno le analisi alle acque di un fiume, di ambientalisti che fanno i giornalisti, di politici che fanno le inchieste e di editori che fanno politica. Che delusione questa Regione dove nessuno fa il suo mestiere e tutti fanno il mestiere degli altri senza saperlo fare. Bei tempi quelli in cui il calzolaio riparava le scarpe.