Violenza: donne spesso vittime di una giustizia che non fa giustizia

15 gennaio 2016 | 10:48
Share0
Violenza: donne spesso vittime di una giustizia che non fa giustizia

Tanti femminicidi e troppe violenze contro le donne in Italia, in Europa, nel mondo. Tra le mura domestiche, sui luoghi di lavoro, sulle strade, in piazza (davanti agli occhi di tutti come denunciato solo qualche giorno fa dal CAI di Matera) e molto spesso tra la indifferenza di tanti. Una vera e propria strage sociale che rasenta il colmo della follia umana. Bisogna continuare a confrontarsi ed analizzare sulle cause di queste violenze indagando sulle trasformazioni della nostra opulenta società, con i suoi vizi, gli ozi, gli egoismi, le povertà culturali in un mondo in cui si vanno smarrendo i Valori dell’Umanità e dell’Amore verso gli altri. Ogni giorno ascoltiamo ai tg e leggiamo sui giornali le macabre notizie di ritrovamenti di corpi di donne ammazzate e puntiamo molto spesso più al gossip che fa sempre audience invece di analizzare e denunciare le cause di tali violenze e delle responsabilità di chi poteva e dovrebbe intervenire per prevenire e tutelare. A Salerno ho ascoltato una delle tante brutte storie di anni di violenze, con il tentativo di strangolamento non andato a buon fine per la determinazione a ribellarsi e lottare per la vita e la libertà. È stata addirittura la figlia minore del suo ex marito a raccontare a quanto di brutale aveva assistito. Da quel giorno, tanti incubi, delusioni, attese per una burocrazia della cattiva Giustizia che rischia oggi di far prescrivere tutto. Ci sono tante donne che hanno avuto il coraggio di denunciare quanto hanno subito per anni e quanto ancora continuano a subire per l’ipocrisia di una giustizia che non fa giustizia ed anche di forze di polizia che dovrebbero tutelare e aiutare queste donne e che quasi si annoiano anche ad ascoltarle. Sono donne che chiedono solo di essere ascoltate, di parlare, di raccontare la loro storia per incoraggiare ed aiutare tante altre donne che non hanno il coraggio di denunciare e che continuano invece a subire violenze. A nulla possono servire i trattati della Convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica, se poi ciascuno di noi continua ad essere indifferente difronte a quanto quotidianamente accade in ogni parte del mondo e molto spesso anche difronte casa nostra. Gianluigi Laguardia, giornalista