“Nella calza della Befana per i potentini solo carbone”

6 gennaio 2016 | 10:20
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“Nella calza della Befana per i potentini solo carbone”

Nella calza della Befana i potentini sicuramente non hanno trovato uno straccio di idea di quello che potrebbe essere il capoluogo di regione nel nuovo anno. A sostenerlo è il capogruppo di Cd in Consiglio Comunale Fernando Picerno che aggiunge: non mi interessa chi saranno i nuovi assessori, il numero di donne e tanto meno le aliquote attribuite alle componenti del Pd o i nomi della prima amministrazione d’Italia di destra-centro-sinistra. Sono seriamente preoccupato invece perchè specie dopo il successo, strameritato di Matera a San Silvestro, in rapporto al “buio pesto” del centro storico di Potenza senza alcuna iniziativa di festa, con la grande nostalgia per i concerti di qualche anno fa con i big della musica italiana, si rafforza il progetto di disaggregazione della Basilicata in Levante (Matera) e Ponente (Potenza). Il sindaco più che attendere le decisioni in casa Pd dovrebbe convocare i sindaci del comprensorio potentino rilanciando il progetto di Città comprensorio dai 100mila abitanti in grado di esercitare un ruolo di servizio all’intera comunità regionale per la presenza dell’Ospedale San Carlo e di prestazioni sanitarie d’eccellenza, degli uffici regionali e statali, dell’Università e degli istituti scolastici. Sia chiaro: nessuna contrapposizione a Matera che merita le attenzioni e i consensi ottenuti. Piuttosto la miopia del sindaco ha condannato i potentini al carbone nella calza. La rinascita del capoluogo – dice Picerno – passa da una progettualità che non c’è e che nessuna giunta municipale può garantire se prima, pregiudizialmente, non si affronta la questione del ruolo da svolgere non solo a livello amministrativo-geografico. Si tratta principalmente di riaffermare l’identità culturale e il senso di appartenenza. In una parola la potentinità. Quando eravamo bambini ci accontentavamo di trovare nella calza della Befana le caramelle e qualche mandarino. I potentini – conclude Picerno – non hanno fatto nulla per meritare il carbone.