Masseria Larocca: “Quello che l’ordinanza non dice”

24 gennaio 2016 | 16:58
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Masseria Larocca: “Quello che l’ordinanza non dice”

Abbiamo appreso con favore la notizia che il Consiglio di Stato, con l’ordinanza n. 217 del 21/01/16, ha sospeso l’esecutività della sentenza 623/15 del TAR Basilicata (pronunciata a conclusione del giudizio di ottemperanza ad altra Sentenza n. 617/14) con la quale veniva sancito, per la prima volta in Basilicata in attuazione al disposto normativo dell’art. 38, commi 3 e 4, dello Sblocca Italia:

1.     l’obbligo di dare riscontro all’istanza di proroga del provvedimento di esenzione dalla VIA ordinando all’Ufficio di Compatibilità Ambientale della Regione di trasmettere, nel termine perentorio di 30 gg. tutta la documentazione relativa alla domanda di proroga alla Divisione Sistemi di Valutazione Ambientale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il cui Dirigente dovrà pronunciarsi entro i successivi 60 gg. sulla suddetta domanda di proroga;

2.     la concessione alla Giunta Regione del termine perentorio di 30 gg., decorrenti dall’eventuale accoglimento della domanda di proroga con l’avvertimento che decorso infruttuosamente quest’ultimo termine subentrerà, la Presidenza del Consiglio dei Ministri che dovrà esprimersi entro i successivi 60 gg.

Il Consiglio di Stato ha sospeso, solo momentaneamente il giudizio, fino al 9 giugno prossimo, quando verrà discusso, sempre davanti allo stesso organo di giurisdizione, il giudizio di merito, nel frattempo, per evitare di pregiudicare gli interessi di alcuno, ha deciso di mantenere la res adhuc integra.

Non si tratta, purtroppo, di uno stop alle trivelle per il permesso di ricerca di Masseria La Rocca, come titolano i giornali, ma della sospensione dell’esecutività del giudicato della sentenza n. 623/15 fino al 9 giugno. Per noi anche questo è importante, perché a tanto si è arrivato grazie all’attenzione costante e pressante dei cittadini costituitisi in comitato per tutelare la propria salute ed il proprio territorio.

Quello che l’ordinanza non può dire, e che i giornali si guardano bene dal raccontare, è come ciò sia stato possibile.

Infatti, la Regione è rimasta contumace nel giudizio innanzi al TAR Basilicata conclusosi con la sentenza n. 617/14 che ha sancito l’assoluta irrilevanza, inadeguatezza ed inidoneità dei suoi provvedimenti amministrativi riguardo sia al rigetto della proroga del provvedimento di esenzione dalla VIA che al diniego dell’intesa fondato soprattutto sulla “Moratoria petrolifera lucana” (art. 37 L.R. n. 16/2012) travolta dal giudizio di illegittimità costituzionale sancito dalla Corte Costituzionale con la Sentenza n. 117/13.

Quindi, come mai improvvisamente la Regione Basilicata, che non ha difeso affatto la sua attività nel suddetto giudizio, decide che la cosa le interessa? Come mai? La ragione sta dietro le quinte delle aule giudiziarie, ma è a noi molto vicina. Gli attivisti del comitato non hanno distolto un attimo, a partire dal giorno seguente la suddetta sentenza 617 del 8/9/14, l’attenzione da Masseria La Rocca. Dalla sua costituzione, il 12/10/14, il comitato NoTriv Brindisi, insieme agli altri “comitatini” che lottano in questa regione, ha letteralmente martellato le istituzioni, chiedendo risposte e azioni concrete.

Dall’incontro con Berlinguer dell’ottobre 2014, alla tante iniziative sul territorio, ai comunicati, alla manifestazione dello scorso 7 giugno, fino al tavolo istituzionale di pochi mesi fa, in cui ha preso vita il risultato che oggi “festeggiano” Regione e Comune di Brindisi, il comitato ha avuto un ruolo fondamentale. Non siamo qui a chiedere gli allori, o a sminuire il risultato che, tecnicamente, hanno ottenuto per ora Regione e Comune.

Anzi, alla luce di quanto sopra indicato, ancora di più il comitato insiste nei confronti della Regione Basilicata e dei suoi uffici competenti affinché si formalizzi quanto prima l’istanza cautelare nel giudizio pendente innanzi al Consiglio di Stato avente ad oggetto l’impugnativa della sentenza n. 617/14 sulla scorta dei nuovi elementi quali: 1) la sentenza n. 623/15 sul giudizio di ottemperanza; 2) le modifiche apportate dalla Legge di Stabilità 2016 all’art. 38 Sblocca Italia, in particolare sul ripristino della chiamata delle Regioni, in virtù del principio di leale collaborazione, ad esprimere nuovamente un’Intesa forte sul rilascio dei titoli minerari; 3) l’ordinanza del 21/01/16 di accoglimento della suddetta sospensiva.

Il comitato insiste, altresì, sulla possibilità da parte degli Uffici competenti della Regione Basilicata, attesa la suddetta sospensiva, di rieditare con una motivazione idonea, adeguata, sufficiente e logica l’adozione di un nuovo provvedimento di diniego sia della proroga del provvedimento di esenzione dalla VIA che dell’intesa.

Con tutto questo, vogliamo proprio testimoniare che, quando i cittadini si uniscono, quando vigilano sulle istituzioni affinché adempiano al loro ruolo di tutori del territorio e dei suoi abitanti, allora le risposte devono arrivare. Una testimonianza che è ancora più importante oggi per noi tutti, attivisti, comitati e istituzioni, in vista della prossima battaglia referendaria.

No Triv -Brindisi di Montagna