Il Cerimoniale del Quirinale censura gli astensionisti

28 gennaio 2016 | 09:48
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Il Cerimoniale del Quirinale censura gli astensionisti

Sta destando un putiferio la scelta di coprire le statue romane con gli scatoloni in occasione dell’arrivo, a Roma, di un dio col turbante e dalle sembianze umane. Forse perché qualcuno ritiene che nel nudo marmoreo possa nascondersi il demonio. Tutte le forze politiche alle prese, in conseguenza di ciò, con proteste, dichiarazioni al vetriolo, interrogazioni parlamentari, e sul piede di guerra soprattutto contro chi, dirigendo l’Ufficio del Cerimoniale di Palazzo Chigi, ha preso quella scellerata decisione. Molti i politici che addirittura chiedono la testa dei responsabili, e con la stampa cartacea, radiotelevisiva, on-line, che giustamente sta amplificando la squallida figuraccia fatta fare all’Italia e alla sua storica cultura millenaria. C’è tuttavia un altro caso analogamente “emblematico” che partiti e stampa, stavolta, nonostante ripetute sollecitazioni, non hanno invece proprio voglia di affrontare, e che riguarda l’arbitraria decisione, in questo caso del Cerimoniale del Quirinale, di declinare “a prescindere” le richieste di incontro col Capo dello Stato prodotte dal movimento astensionista al fine di riferire direttamente al Presidente su urgenti e delicate questioni istituzionali. Ben 114 le richieste scritte, inviate e notificate a mezzo raccomandata a.r., solo per quanto riguarda la Presidenza Mattarella, diverse altre alla precedente Presidenza Napolitano, iniziate ad essere trasmesse quasi giornalmente non appena Sergio Mattarella è stato eletto Presidente della Repubblica. L’unica nota ufficiale di risposta ricevuta dal Capo del Cerimoniale del Quirinale, da egli inviata al richiedente movimento qualche mese dopo l’inizio della trafila cartacea, spiegava che i numerosi impegni del Presidente della Repubblica, già presenti nell’agenda presidenziale del prossimo periodo, non consentono di corrispondere positivamente alla vostra richiesta. Dette richieste sono poi terminate il 16 settembre 2015, data in cui per una evidente “stanchezza” il movimento astensionista ha stavolta presentato a diverse Procure della Repubblica gli esposti sulla presunta attività di interferenza e censura subita in primis dal Capo dello Stato per l’incomprensibile scelta del Segretariato Generale del Quirinale di tenerlo all’oscuro su dette reiterate richieste. Fra tutte le missive il movimento astensionista ha diligentemente provveduto ad inviare al Quirinale anche i certificati medici dei fondatori, che addirittura ne attestavano l’esenzione da patologie infettive in corso. E allora cos’altro si potrebbe supporre in questi casi? Che ci troviamo di fronte a un ennesimo caso di zelo o sudditanza? Di corruzione in uno dei Paesi più corrotti al mondo? Di colpo di stato strisciante? Di infiltrazione mafiosa da intitolare stavolta “mafia-quirinale”? Probabilmente nulla di tutto ciò. Ma semplicemente, alla luce delle recenti pratiche Chigiane, che tra i requisiti essenziali allo svolgimento delle loro mansioni i cerimonieri italiani possano vantare anche competenze esorcistiche, e credere, di conseguenza, nell’insidia ed esistenza dei diavoli.

Per il Movimento Astensionista Politico Italiano (CVDP – Commissione di Vigilanza per la Democrazia Partecipativa) Antonio Forcillo, portavoce nazionale