Figli di nn: al teatro con il “Più bel secolo della mia vita”
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Proseguono gli appuntamenti della stagione teatrale Teatri Uniti di Basilicata. Mercoledì 13 gennaio al Teatro Pino di Moliterno e giovedì 14 al Ruggiero di Melfi, andrà in scena la commedia ironica “Il più bel secolo della mia vita”, scritta e diretta da Alessandro Bardani e Luigi Di Capua, interpretata da Giorgio Colangeli, Francesco Montanari e con Maria Gorini, una produzione Casanova Teatro. Il testo racconta, con toni caustici e amari, come in Italia sia ancora in vigore l’antiquata normativa che impedisce ai figli non riconosciuti di venire a conoscenza della loro storia preadottiva e dell’identità della madre naturale fino al compimento del centesimo anno di età. Giovanni è uno dei quattrocentomila N.N. in Italia, uno di quelli, però, che non si arrende alla Legge n. 184 del 4 maggio 1983, che lo obbliga a vivere un secolo prima di sapere chi è. Per questo si impegna con la F.A.E.G.N. (Associazione Nazionale Figli Adottivi e Genitori Naturali) per far sì che la legislazione italiana si allinei con gli altri Paesi. Una mattina, durante un incontro, conosce Gustavo, N.N. di novantanove anni: lui tra poco riuscirà finalmente a conoscere le sue origini. Il problema è che non gliene frega niente. “Il più bel secolo della mia vita” è l’incontro tra due generazioni diversamente dissacranti, uniti dalle stesse domande: “Chi sono?”, “Chi è mia madre?”, “Meglio McDonald o Burger King?”