Nomine ‘sospette’ all’Arpab e tutto il resto che non quadra

14 dicembre 2015 | 17:43
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Nomine ‘sospette’ all’Arpab e tutto il resto che non quadra

La nomina a direttore dell’Arpab di Edmondo Iannicelli deve far riflettere. Nel pieno di una burrasca di sfiducia e di sospetti che ormai dura da anni, che fa la giunta regionale?

 Chiama a dirigere l’Agenzia per la protezione dell’ambiente uno yes man. Un politico (è stato sindaco di Ispani fino al maggio 2015 mentre era direttore amministrativo all’ospedale di Polla). E’ stato direttore della ex Asl di Lagonegro, senza eccellere in nulla. E proprio per questo lo hanno premiato nominandolo alla ex Asl1 di Venosa. Ora non è più sindaco di Ispani, in compenso lo è la moglie, Marilinda Martino. Un uomo con esperienze in sanità, ma sull’ambiente è uno scolaretto. Magari è quello che volevano i furbi che lo hanno nominato. Uomo controllabile, pronto a eseguire gli ordini del “padrone”. Appena arriva, denuncia la scomparsa di documenti dalla sede dei suoi uffici. Che strano! La sua prima azione si concentra sulle carte amministrative che riguardano i rimborsi. Chissà se ha capito qual è il suo ruolo all’Arpab. Forse si: rispondere agli ordini di chi ha interessi diversi da quelli che l’Agenzia dovrebbe tutelare. Da Schiassi a Iannicelli c’è un abisso. L’abisso tra interessi contrapposti, tranne quelli dei cittadini. Nel frattempo nasce la Fondazione Osservatorio Ambientale. Chi sarà il presidente di questo carrozzone inutile? Circolano i nomi di Donato Salvatore, ambiguo commissario del Consorzio Industriale di Potenza che deve ancora rispondere a molte domande sullo smaltimento dei rifiuti. Si fa il nome di Romualdo Coviello, noto come il muto petroliere. Ex assessore al Comune di Viggiano, identificato da molte voci come fiancheggiatore di affari politici legati al petrolio, il suo ruolo non è mai stato chiaro fino in fondo. Certa politica sta cercando di quadrare il cerchio intorno a interessi enormi. Buona vita a tutti.