Gestione poco trasparente all’Avis Basilicata, l’assessore Franconi ne sa qualcosa?

10 dicembre 2015 | 17:48
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Gestione poco trasparente all’Avis Basilicata, l’assessore Franconi ne sa qualcosa?

Si informa la stampa che in data odierna il Consigliere regionale Giannino Romaniello, ha presentato una interrogazione all’Assessore alla Salute Sicurezza e Solidarietà in relazione alla questione dell’Avis di Basilicata. In particolare, il Consigliere ha messo in evidenza che nei mesi scorsi la stampa ha pubblicato numerosi articoli mettendo in evidenza “fatture sospette, rincari anomali dei bilanci dell’Avis regionale, di doppi incarichi per dirigenti” tra cui anche operatori delle Asp e quindi del servizio pubblico. A seguito di tale campagna di stampa, con una nota pubblica, Romaniello auspicò una presa di posizione ed una comunicazione alla IV Commissione dell’Assessore alla Salute per fare chiarezza e affrontare la questione in maniera trasparente. A tale riguardo, Romaniello sottolineava come fosse assolutamente doveroso, da parte del governo regionale, affrontare la questione AVIS in modo trasparente per il rispetto di quel patrimonio umano caratterizzato dalle svariate migliaia di volontari che con le loro donazioni di sangue garantiscono un’importante percentuale di donazioni in proporzione al numero dei nostri corregionali e in secondo luogo, se pur non per ordine di importanza, per la tutela della salute pubblica dei cittadini. Oggi, tuttavia, la situazione dell’Avis regionale di Basilicata si è ulteriormente aggravata, tanto che il vistoso calo donazionale mette seriamente in difficoltà le strutture sanitarie deputate alla tutela della salute pubblica. Si è arrivati al punto che l’Assemblea dell’Avis Comunale di Potenza ha espulso i soci De Asmundis e Landro, rispettivamente Presidente e Tesoriere regionali, a causa della gestione poco trasparente del bilancio dell’AVIS regionale 2013, dandone comunicazione alla Regione Basilicata. In considerazione della gravità della situazione che si è venuta a determinare, Il Consigliere Romaniello ha deciso di interrogare l’Assessore alla Salute Sicurezza e Solidarietà, Flavia Franconi per sapere: – se, nonostante la gravità della situazione segnalata dalla stampa, la Regione Basilicata ha erogato un contributo straordinario all’AVIS di Basilicata pari a euro 420.000, per la ristrutturazione dei punti di raccolta sangue da accreditare, come dichiarato con una nota ufficiale della stessa AVIS regionale; – quali iniziative sono state assunte a seguito della comunicazione dell’espulsione del Presidente e del Tesoriere regionale dall’associazione legittimamente adottata dall’Assemblea dell’AVIS comunale di Potenza, iniziative finalizzate a verificare la legittimità della rappresentanza del Presidente e del tesoriere dell’AVIS regionale nelle relazioni con la Regione; – per quale motivo la Regione Basilicata non ha provveduto a verificare, attraverso gli organi preposti, la correttezza e la congruità dei bilanci dell’AVIS regionale 2013 e 2014 neanche a seguito delle segnalazioni a tale proposito dell’AVIS comunale di Potenza e della stampa locale, visto tra l’altro che il bilancio dell’AVIS regionale ha una consistenza di circa 4 milioni di euro, pari a più del doppio di tutte le altre associazioni di volontariato iscritte al registro regionale presso il Dipartimento sanità e che l’AVIS Basilicata gode di finanziamento pubblico in relazione alle attività donazionali svolte; – perché la Commissione tecnica regionale deputata alla verifica dell’accreditamento delle strutture trasfusionali ha accreditato le due autoemoteche acquistate dall’AVIS Basilicata senza la verifica delle prescritte certificazioni, come successivamente segnalato dalla stampa locale che ha evidenziato addirittura la falsificazione dei libretti di circolazione dei mezzi, fatto su cui sta indagando la Procura della Repubblica di potenza; – è consapevole, l’Assessore alla Sanità e la Giunta regionale, che il drastico calo delle donazioni a livello regionale ha portato alla perdita della Convenzione tra la Regione Basilicata e il Policlinico Umberto I di Roma, che pare abbia determinato una perdita di circa un milione di euro per mancate forniture di circa 5.000 unità di sangue, storicamente garantite, con gravissime conseguenze sulla operatività delle strutture sanitarie locali, tanto da causare difficoltà operative e gestionali il cui ultimo esempio riguarda l’approvvigionamento di sangue gruppo zero da altri territori.