La battaglia contro le trivelle non può essere banalizzata da lotte ideologiche

3 novembre 2015 | 19:03
Share0
La battaglia contro le trivelle non può essere banalizzata da lotte ideologiche

La battaglia intrapresa dal popolo lucano contro le trivellazione selvagge è cosa seria e non è assolutamente giusto ridicolizzarla con banali e anacronistiche lotte ideologiche. Sono sinceramente dispiaciuta per le dichiarazioni fatte dal movimento No Triv Basilicata “noi non manifestiamo con i fascisti perché siamo democratici ” Trovo tutto questo vergognoso e offensivo della democrazia, quella vera. Penso come prima cosa che questo genere di questioni debba andare oltre ogni lotta di partito in quanto è una battaglia di civiltà vitale per il futuro della nostra terra che non possiamo permetterci di perdere. Premesso ciò credo fermamente che se un partito (qualcuno esso sia) voglia unirsi a questa lotta ne abbia pieno diritto anzi debba assolutamente farlo, del resto è proprio questo il ruolo che la politica deve riscoprire e che la gente rivendita da tempo. Trovo invece assolutamente scorretto che qualche “trombato” della sinistra lucana cerchi di fare misero proselitismo attraverso movimenti che in realtà non sono liberi come si professano. Abbiate quanto meno il coraggio di metterci la faccia e sventolare le bandiere che meglio vi rappresentano e non continuate a prendere in giro le persone. Credo fermamente che se la Basilicata oggi sia in enorme crisi tanta responsabilità è da attribuire proprio a questo tipo di persone che continuano con questi beceri giochetti ad alimentano una inconcludente guerre tra poveri. Non si rendono proprio conto o proprio non vogliono capire che con i loro stupidi comportamenti favoriscono i veri speculatori , preferiscono abbaiare alla luna mentre il ladro gli ruba in casa. Tutto questo non si può più accettare, se proprio dobbiamo parlare di sigle e di partiti bisogna allora ricordare l’esito delle votazioni in Consiglio regionale lo scorso Dicembre quando davvero si poteva fermare questo scempio e noi lucani avremmo quantomeno potuto risparmiarci la farsa successiva di referendum o della ancora più patetica filastrocca de “le trivelle in terra si , quelle in mare no”. Per onore di cronaca va ricordato che gli unici a votare a favore dell’impugnazione dell’ art 38 sono stati Fratelli d’Italia, Forza Italia e Movimento 5 stelle. Invece Pd, Sel, Partito Socialista, Popolari per l’Italia, Udc, Realtà Italia e Centro democratico decisero di fare le pedine del governo Renzi. Fatte queste precisazioni capirete da voi che non conviene farne una questione politica e che noi non abbiamo bisogno di alcuna patente di guida per portare avanti battaglie che riteniamo giuste. Per finire va precisato che esistono per fortuna tante associazioni ambientalistiche che lavorano seriamente e in maniera nobile sul territorio. Restiamo noi tutti,che ci crediamo davvero, concentrati sulle finalità comuni e continuano a testa alta questa battaglia, non accettiamo più provocazioni o distrazione alcuna perché in gioco ci sta il futuro di tutti noi e non delle ideologiche che forse sono già morte da tempo.

Rossana Mignoli, portavoce provinciale Pz Gioventù Nazionale