Il Parco dell’Appennino e le “assunzioni ponte”. Clientele?

10 novembre 2015 | 16:40
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Il Parco dell’Appennino e le “assunzioni ponte”. Clientele?
Il Parco dell’Appennino e le “assunzioni ponte”. Clientele?
Il Parco dell’Appennino e le “assunzioni ponte”. Clientele?
Il Parco dell’Appennino e le “assunzioni ponte”. Clientele?

La rivoluzione da Prima Repubblica di Pittella, Parco Appennino lucano e Giunta regionale, sull’occupazione, s’intendono alla perfezione per aiutare gli amici. Gli organi preposti facciano i dovuti controlli. Non se ne può più di assunzioni di amici negli enti pubblici. È una pratica indegna di chi ricopre incarichi pubblici, pratica che neanche nella I Repubblica era così spudorata. L’Ente Parco Nazionale dell’Appennino Lucano bandisce, il 24 ottobre 2014, una selezione pubblica per titoli ed esami riguardante l’assunzione a tempo indeterminato di n. 1 unità per l’area C profilo professionale funzionario amministrativo-attività istituzionali e amministrative dell’Ente. Fin qui nulla di strano. Nella graduatoria si classifica seconda la dott.ssa Cristina Florenzano, già consigliere comunale ed assessore di Rivello, rappresentate del candidato Marcello Pittella all’interno del Comitato organizzativo promotore delle primarie di centro – sinistra per la scelta del Candidato Presidente per le elezioni regionali. Vi chiederete cosa c’entra un pubblico concorso con la sistemazione degli amici fatta con pratiche distorte ed ambigue? C’entra. Perché la Dott.ssa Florenzano oggi lavora nella segreteria particolare del Presidente della Giunta, Pittella. Come è potuto accadere? Accade perché l’Ente Parco, come tutte le amministrazioni pubbliche, può attingere a graduatorie a tempo indeterminato “per rispondere ad esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale” stipulare contratti a tempo determinato. Cosa che accade proprio in questo caso: l’Ente Parco assume dal 5 luglio 2015 fino al 05 luglio 2018, la seconda classificata nel concorso a tempo indeterminato, la dott.ssa Florenzano. Peccato che già il 3 agosto successivo, giusta delibera della Giunta regionale n. 1029 del 3 agosto 2015, la stessa veniva comandata nella Segreteria di Pittella e, per non farci mancare nulla, le viene anche assegnata, il 17 ottobre 2015, una posizione organizzativa. In pratica, neanche un mese dopo l’assunzione, l’Ente non sa più cosa farsene della Florenzano e la manda in Regione. Ci chiediamo quali siano le “esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale” dell’Ente Parco che assume una persona per tre anni, dunque altro che esigenze temporanee, e dopo neanche un mese la comanda presso altro Ente. È ovvio che ci troviamo di fronte all’ennesimo caso familismo amorale, operato dal Presidente con la complicità dell’ente Parco Nazionale dell’Appennino Lucano. È una pratica che c’è sempre stata e che noi deprechiamo da sempre, ma che in questi ultimi anni si è intensificata. A questo punto solo una conclusione #sediciBasilicata dici “state trasformando le Istituzioni in una barzelletta”. Dovete essere cacciati come mercanti dal Tempio. Gli organi preposti intervengano. Gianni Rosa, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale www.giannirosa.com