Tari a Montalbano, cittadini non devono pagare errori dell’Amministrazione

13 ottobre 2015 | 18:07
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Tari a Montalbano, cittadini non devono pagare errori dell’Amministrazione

La figuraccia da incompetenti che ha fatto fare il Ministero delle Finanze agli amministratori di Montalbano, invalidando la delibera n. 27 del 20 agosto 2015 sulla quantificazione della tassa sui rifiuti, e imponendo di rimodulare il versamento del 2015 sulla tassazione del 2014, pena il ricorso al Tar, non salverà il sindaco Piero Marrese dal dover comunque spiegare ai cittadini come mai, per il 2015, ha presentato una Tari di 350 mila euro superiore al dovuto (come da capitolato d’appalto, il 2015 doveva costare 750 mila euro più Iva e non 1 milione e 350 mila euro). E non lo salverà dallo spiegare come il suo assessore al bilancio, Giuseppe Di Sanzo, abbia fatto i conti, dato che, su richiesta di accesso dati del M5S, a due mesi dalla delibera del 20 agosto, e con i moduli F24 già consegnati alle famiglie, l’ufficio tecnico non possedeva l’obbligatorio piano finanziario dettagliato, comprensivo dei costi fissi comunicati dalla Teknoservice. Forse Marrese dovrebbe ora chiedere a Di Sanzo, per correttezza amministrativa, di dimettersi, anche per essere coerente con l’ex sindaco di Matera, Salvatore Adduce, anch’egli del Pd, il quale da giorni sta chiedendo le dimissioni dell’assessore materano al bilancio. La Città dei Sassi ha, infatti, ricevuto lo stesso identico stop da parte del Ministero delle Finanze. Il M5S di Montalbano, intanto, continuerà a chiedere alla Corte dei Conti di verificare la correttezza del calcolo fatto da questa amministrazione per la determina della Tari del 2015, e di verificare la correttezza del calcolo della Tari del 2014, schema di tassazione preso a modello da Di Sanzo per la Tari di quest’anno, e della quale tassa, Marrese & Co. si sono ugualmente rifiutati, in questi mesi, di rendere pubblico il piano finanziario dettagliato, nonostante la giunta di allora fosse a guida dell’ex sindaco Devincenzis e nonostante questo piano finanziario dovrebbe stare nei cassetti del Comune da oltre un anno. La questione sollevata dal M5S di Montalbano, o si fa riferimento alla tassazione del 2015 di Di Sanzo, o si fa riferimento alla tassazione del 2014, alla quale ci rimanda il ministro Padoan, per i montalbanesi resta inalterato: pagheremmo in ogni caso 350 mila euro in più. Che stando al capitolato d’appalto 2015 non ci tocca pagare. In ogni caso, per il M5S, si sta determinando un danno erariale ai cittadini di Montalbano Jonico, dovuto in ogni caso o all’incapacità di Marrese e Di Sanzo di fare due conti per bene o a un loro errore amministrativo, bacchettato persino da un rappresentante di un governo politicamente a loro vicino. Correttezza vorrebbe, oltre alle dimissioni di Di Sanzo, che gli amministratori di Montalbano paghino di tasca propria la differenza che ora ci impone il ministro tra il milione e 300 mila euro della Tari 2014 e quanto prevede il nuovo capitolato d’appalto per il 2015. Ad esempio, rinunciando agli stipendi per gli incarichi municipali: l’errore è degli amministratori, mica dei cittadini.

MOVIMENTO 5 STELLE MONTALBANO