No Petrolio Vallo di Diano: “Regione si attivi per dar seguito a quanto garantito”

24 settembre 2015 | 10:55
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No Petrolio Vallo di Diano: “Regione si attivi per dar seguito a quanto garantito”

Il Comitato No al Petrolio nel Vallo di Diano ricorda che con oltre 94mila firme raccolte su avaaz.org e la pressione costante del Coordinamento nazionale No Triv i pre­si­denti delle Regioni di Puglia, Molise, Basi­li­cata, Abruzzo, Cala­bria, Mar­che, Sar­de­gna, Campania e Sici­lia si sono impegnati sia in Conferenza delle Regioni sia alla Fiera del Levante a Bari, a deliberare con i propri Consigli regionali il voto favorevole all’indizione di Referendum abrogativo dell’art. 35 del Decreto sviluppo del 2012 e verso gli altri cinque quesiti referendari che concernono l’art. 38 del decreto – legge Sblocca Italia, l’art. 57 del decreto – legge 9 febbraio 2012, n. 5 e l’art. 1 della legge 23 agosto 2004, n. 239. Pertanto, Il Comitato No al Petrolio nel Vallo di Diano Chiede alla Regione Campania di dare coerente e consequenziale prosecuzione a quanto espresso all’interno della conferenza dei presidenti dei consigli regionali rispetto alla volontà politica di deliberare e depositare, entro il 30 settembre cm, i quesiti referendari; non procrastinare ulteriormente i tempi di convocazione del consiglio regionale, mancando, ormai, soltanto pochi giorni alla scadenza del 30 settembre (termine ultimo per deliberare e consegnare il testo in cassazione); di rispettare la voce dei territori. Tali attività rappresentano infatti un grave attacco ai beni comuni, ad ampi settori ed attività economiche, alla possibilità di valorizzare e tutelare le falde acquifere, le filiere alimentari, la salute umana. Chiediamo pertanto che venga immediatamente convocato il consiglio regionale in sessione aperta, con all’o.d.g i quesiti referendari proposti, le cui bozze di delibere sono a disposizione della Regione Campania e di consentire il rispetto della scadenza del 30 settembre (termine ultimo per consegnare il testo in cassazione).

COMITATO NO AL PETROLIO NEL VALLO DI DIANO