Tares, a Matera ‘pesa’ più di Potenza

26 agosto 2015 | 18:26
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Tares, a Matera ‘pesa’ più di Potenza

Prima di pagare è possibile verificare? La Tares è una tassa che viene pagata da chiunque produce rifiuti. Un avventore dopo che ha pranzato chiede il conto al ristoratore ed analizza il costo. Questo il privato, a maggior ragione con le risorse pubbliche dovrebbe fare il pubblico amministratore. Il buon “dirigente” Montemurro che gode della fiducia dell’amministrazione De Ruggieri ma anche della precedente, nel segno della continuità, ha presentato un conto illeggibile perchè non è dettagliato e comunque dice: cittadini di Matera pagate 11,1 Meuro di Tares di meno non posso e fidatevi di me. Dalla estrema sintesi del conteggio mancano tutti gli elementi del DPR 158/99 dalle voci B6 alle B14, sono evidenziate solo le spese sostenute “una tantum” relative al Dicembre 2014 e Matera 2019, tutte spese sostenute fuori bilancio ed addebitate all’esercizio 2015. L’accaduto è poco corretto perchè si fa pagare ad un cittadino per l’anno 2015 quanto era dell’anno precedente e quel cittadino poteva non essere , per quell’anno, soggetto dovuto al pagamento della Tares. Rileggendo tra le determine, del nostro, per fatti relativi a questo anno si notano diversi di questi casi addebitabili al 2014. Il contratto con la ditta esterna è passato, negli anni, dalle originarie 2,92 Meuro agli attuali 3.877.598 e nell’anno in corso sono stati aggiunti altre 996.921,74 Euro. Delle spese relative alla gestione della discarica ed alla “gestione interna” -la parte della città dove la raccolta non è affidata al C.N.S. di Bologna- gli importi non sono chiari perchè non riconducibili e manca il dettaglio. Che dire poi dei conti presentati circa le spese sostenute dal Comune di Matera per avviare i suoi rifiuti a Fenice? La ordinanza presidenziale prescrive l’avvio all’inceneritore di 30 tonn al giorno mentre ne vengono indicate 40 da Agosto a d Ottobre. A Fenice paghiamo 214,5 Euro a tonn, a La Recisa di Pisticci invece 194,7 euro c’è anche un modo diverso di trattare i rifiuti secondo la destinazione. Che dire del trasporto al quale l’assessore esperto nei conti,dice, continua ad affermare che è quello che ci fa sballare, La franchigia di 40 Km sul trasporto a carico della C.N.S. che fine ha fatto? Noi paghiamo per i nostri rifiuti che vanno ad altri impianti ma i comuni di Montescaglioso, Irsina e Tricarico che hanno fatto confluire i loro rifiuti a La Martella fino al 20 Aprile pari a 10 tonn al giorno, lo hanno fatto gratis, le poste di entrata dove sono? Giova ricordare che l’Acta di Potenza, alla quale molti addebitano parte del dissesto della città capoluogo, ha un bilancio di 15 Meuro. Essa ha in carico le spese relative alla fase post-operativa della discarica di Pallareta, ha avuto in carico le fasi di “sperimentazione” dell’ex inceneritore ed adesso ha in cura la realizzazione del centro di trasferenza che verrà realizzato sul quel sito a Vallone Calabrese, L’Acta ha fatto il pieno di indiretti infatti su 130 unità circa 50 sono dipendenti amministrativi e questa cosa il Sindaco Santarsiero la evidenziò anche alla commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e che venne in Basilicata nel 2012. L’Acta ha una sua sede da gestire cosa che fa anche con il piano neve che da solo costa almeno il 15 % ed assicura la percorribilità delle strade per raggiungere in inverno le 59 frazioni che compongono l’abitato di Potenza oltre a curare in esse la raccolta dei rifiuti. Sono tutte cose che qui a Matera sono sconosciute, Matera ha 20 frazioni ma di peso e connotazione diverse eppure siamo ad oltre 11 Meuro. Che il nostro ottimo dirigente sia foriero del dissesto anche di Matera? Senza toni polemici, quando poi l’amministrazione comunale deciderà di fare una crociera nel mediterraneo alla scoperta dell’acqua calda informeremo la collettività. Gli indirizzi ai quali ha fatto riferimento l’attuale amministrazione diciamo che erano temi di ampia discussione regionale anche in Consiglio Regionale già dal Febbraio 2015. In materia di commissariamento c’è, finalmente, anche quello relativo alla discarica di La Martella e la volontà di superare discariche ed inceneritori e puntare sulla valorizzazione dei rifiuti.

Pio Abiusi, Associazione Ambiente e Legalità