Taglio pioppi a Macchia Romana: “legittimamente autorizzato”

27 agosto 2015 | 16:57
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Taglio pioppi a Macchia Romana: “legittimamente autorizzato”

Nel leggere quotidianamente le notizie e le informazioni sulla città ho scorto tra la cronaca un articolo il cui accento scandalistico è fuori da ogni logica considerazione dei fatti e dei luoghi e che indebitamente e sciaguratamente citano il mio nome. Mi riferisco all’articolo pubblicato sul Portale on- line e dal titolo Mattanza di pioppi secolari a Potenza e ripreso con identica enfasi e stile cronachistico sulle restanti testate regionali, senza indagare sulle origini temporali e sulle evoluzioni che riguardano l’oggetto dell’articolo e che buona norma e giusto approccio giornalistico richiederebbero. L’articolo in questione è l’esaltazione dello scempio naturalistico che si sta, a detta del misterioso articolista, perpetuando in un’area a nord del capoluogo lucano. Va detto ad ogni buon conto ed a parziale difesa dell’operato e della restituzione dei fatti da parte del titolare dell’articolo, che “a cappello” evidenzia che le opere in questione sono state legittimamente autorizzate (riducendone di fatto l’entità della notizia a mero gossip giornalistico), ma viene soprattutto enfatizzato, dopo un breve excursus degli eventi, il mio ruolo chiave in qualità di progettista di lottizzazione e fabbricati e “longa manus” della passata amministrazione comunale. Ed è in questa frazione del pezzo che vengono inopportunamente citate “fantomatiche” commistioni politico-affaristiche tra lo scrivente e l’ex sindaco Vito Santarsiero, attribuendo a me la progettazione della lottizzazione e dei fabbricati e l’approvazione dei progetti da parte dell’amministrazione comunale retta dall’ex sindaco Santarsiero a detta sempre del giornalista mio stretto parente. È bene chiarire che l’ex sindaco non è mio stretto parente e che le opere in oggetto riguardano la pianificazione dell’area dei Lotti XV e XXII del Piano Particolareggiato delle Zone C5 – C6, approvato nei lontani anni ’80 ed integrato da successive varianti e reiterate con l’approvazione del vigente Regolamento Urbanistico del comune di Potenza approvato in consiglio comunale con Delibera n. 13 del 31/03/2009. Come è facile dedurre dalle date di approvazione del P.P. della Zona C5-C6 si arguisce la totale assenza del sottoscritto nelle fasi di progettazione (ero ancora studente all’università con il collega Baffari) ed approvazione (anche in questo caso è da rimarcare per chiarezza l’assenza dell’ex sindaco Santarsiero) quindi all’epoca entrambi estranei sia alle faccende di natura progettuale che a quelle politiche. Il tutto erroneamente richiamato per certo nell’articolo e nell’excursus di approvazione e di progettazione della lottizzazione. Si evidenzia inoltre che il fabbricato in corso di realizzazione dell’Astor immobiliare non è stato progettato dal sottoscritto. L’area Pianificata oltre trent’anni fa (su disegno dell’ing. Carlo Roccatelli) prevedeva già nel suo germe la previsione di una strada di collegamento tra le aree a valle dell’area C5-C6 e la SS 93, garantendo in tal modo un raccordo viario all’area urbana altrimenti interclusa dalla sola viabilità interna di quartiere che inizia dal ponte di Macchia Romana. La strada di collegamento tra le aree a valle dell’area C5-C6 e la SS 93 (opera di urbanizzazione) è stata oggetto del progetto esecutivo del sottoscritto e non la lottizzazione ed i fabbricati dell’Astor, ma di questo probabilmente il cronista anonimo non è a conoscenza tralasciando e confondendo oltre i dati temporali anche quelli normativi ed urbanistici. E’ da rimarcare che la pianificazione (per la fattibilità progettuale del sito), già all’epoca della sua primigenia elaborazione, prevedeva l’espianto di alberature e di conseguenza, nel rispetto delle indicazioni programmatiche contemplate anche dalla progettazione complessiva dell’area il reimpianto di nuove essenze arboree (come modalità compensativa) in aree non ricadenti sul tracciato viario di progetto. Nell’attesa di un celere chiarimento nella Vs testata giornalistica si inviano distinti saluti.

Canio Santarsiero