Tagli alla sanità e rinegoziazione contratti, a rischio posti di lavoro

21 agosto 2015 | 18:03
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Tagli alla sanità e rinegoziazione contratti, a rischio posti di lavoro

Le notizie diffuse da alcuni quotidiani nazionali e locali su nuovi tagli alla sanità ci preoccupano molto; una vera e propria macelleria sociale diversamente da quanto garantisce il Ministero del Tesoro. Non possiamo permettere che per far cassa si punti ancora sulla sanità, ridotta ormai al collasso da una politica dei tagli che ha prodotto come unico risultato una drastica riduzione dei servizi. Si parla di circa 10 miliardi da recuperare nel triennio 2016-2018, e che a livello Regionale già si intravedono 10 milioni di euro da tagliare per l’anno in corso. Inoltre prospettando anche la rinegoziazione dei contratti in essere del 5%, non capendo che questo genererà,oltre ad una ondata di ricorsi amministrativi, la perdita di posti di lavoro, o un aumento della cassa integrazione o della solidarietà per sopperire a questi tagli, come già avvenuto in passato, specie su alcuni servizi i cui costi riguardano soprattutto il personale, sia nel settore della sanità che nei settori produttivi ad essa collegati. Pochi giorni fa, dopo i dati scoraggianti della Corte dei Conti sugli andamenti della finanza territoriale, la Uil Fpl ha lanciato un appello al Governo Renzi: “Si cambi rotta, basta con la politica dei tagli o si prevederà un autunno caldo sul fronte della mobilitazione”. Sarebbe opportuna una seria riflessione interna al sindacato sulle iniziative da adottare, al fine di salvaguardare la sanità ed i tanti posti di lavoro che gravitano intorno a questo settore. Infine un appello al Presidente Pittella di istituire una task-force sulla sanità regionale coinvolgendo le organizzazioni sindacali affinchè si possa far luce sui tanti sprechi che si potrebbero eliminare senza che ricadano come sempre sui cittadini e sui lavoratori della sanità.

Giuseppe Verrastro Segreteria Regionale Uil Fpl