Patrimonio storico e culturale della Basilicata, situazione preoccupante

27 agosto 2015 | 17:13
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Patrimonio storico e culturale della Basilicata, situazione preoccupante

Preoccupa la situazione in cui versano i siti archeologici della Regione. Preoccupano in prospettiva di un vero e proprio sviluppo turistico della Basilicata anche in vista dell’importantissimo appuntamento di Matera 2019. La paura è quella di non arrivare preparati a tale appuntamento, di perdere l’ennesima occasione di sviluppo e, con essa, la possibilità di rilanciare un settore importantissimo per l’economia lucana come è appunto quello turistico. In questo contesto si inseriscono le vicende legate al sito archeologico di Atella e alla decisione del prof. Edoardo Borzatti von Löwenstern di abbandonare l’area e i lavori di ricerca in essa compiuti a causa dello stato di disinteresse delle istituzioni e di degrado. Motivazioni forti che devono far riflettere il mondo politico ed istituzionale. Si tratta di una situazione non nuova e, purtroppo generalizzata. Solo poche settimane fa il consiglio regionale si è dovuto occupare della situazione del parco archeologico e degli altri siti di Venosa, anche questi abbandonati e in uno stato di conservazione inaccettabile. Una situazione generalizzata che accomuna moltissimi siti della Regione e che necessità di una soluzione ampia e di largo respiro. La mozione proposta a luglio dal Movimento 5 Stelle ed approvata dal consiglio è un primo passo avanti, ma molto di più deve essere fatto. Per queste ragioni oggi siamo tornati sull’argomento e ho protocollato una interrogazione diretta al Presidente della Giunta per conoscere nello specifico la situazione del sito archeologico di Atella e, in generale, quali azioni intenda intraprendere la Giunta regionale per risolvere i tanti problemi esistenti e per giungere preparati all’appuntamento di Matera 2019.

Gianni Leggieri, consigliere regionale M5S