La mente degli oppressi al servizio degli oppressori

29 agosto 2015 | 15:47
Share0
La mente degli oppressi al servizio degli oppressori

I nemici sono in alto. Alzate lo sguardo, anzi, infilatelo tra le nuvole e usatelo come una serpentina. Da quanti anni i media strofinano il cervello degli italiani? Il nemico è il rapinatore del tabaccaio. La vittima è il povero tabaccaio. Ore di programmi televisivi. Minuti di angoscia e di discussioni in famiglia, magari dopo cena sul divano. Il nemico è l’extracomunitario che ci ruba il lavoro e i diritti di cittadini di uno “Stato che ci tradisce.” Poveraccio il magrebino e poveraccio tu.  Il nemico è lo scafista, non chi pianifica l’esodo, e nemmeno chi riduce alla fame e alla guerra intere popolazioni.  Che tristezza vedere la foto di una signora anziana che fruga tra i rifiuti del cassonetto. “Io, povero impiegato fantozziano, provo pietà.” Sei tu l’idiota che mantiene il sistema.  I disoccupati che bloccano l’autostrada sono i miei nemici. “Hanno rotto i maroni”. Il clochard  che piscia per strada, è il mio nemico. “E’ intollerabile”.  Il nemico sono i forestali siciliani “che mangiano pane a tradimento, con le mie tasse.”  Il nemico sono i tifosi della squadra di calcio avversaria. Odiatevi, pure e sprecate le giornate a discutere “dell’arbitro cornuto.” Il nemico sono gli agricoltori che sfruttano i braccianti. E nessuno parla  della miseria degli imprenditori onesti  che sono costretti a vendere i pomodori a otto centesimi.  Il nemico non è l’Europa degli accordi commerciali capestro. No, è il contadino. Esistono programmi televisivi e pagine di giornali che svolgono bene il compitino affidato loro dai Poteri che sputano ogni giorno sulle nostre vite. Non è pioggia, imbecilli, è sputo. Certa televisione ti fa vedere il nemico che non esiste.  E tu ci caschi.  Eppure, caro credulone italico, i responsabili sono altrove. Sopra la tua testa. Ma tu, abituato a guardarti la pancia, non capisci. I poteri forti sono fuori dalla tua vista corta. Chi decide l’invasione degli immigrati, chi decide gli attentati, chi decide le guerre,  chi specula sulle malattie e sulla miseria, chi decide le trivellazioni e lo scempio del tuo giardino non stanno sotto casa tua. Sono sul tuo tetto. Ogni tanto guarda in alto e vedrai cose che più in basso non si può. Ma tu continui a preoccuparti e a diffidare del tuo vicino. Tu continui a costruire trincee e muri anziché ponti e giardini. E’ quello che vogliono i veri potenti che sono i tuoi veri avversari. Ha scritto Steven Biko che “l’arma più potente nelle mani degli oppressori è la mente degli oppressi”. Aggiungo che quell’arma è più potente quando gli oppressi non sanno di esserlo. Ecco il punto.