“Diecimila euro a Ulderico Pesce: la fine dell’ambientalista duro e puro”

3 agosto 2015 | 09:53
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“Diecimila euro a Ulderico Pesce: la fine dell’ambientalista duro e puro”

Il ‘partigiano’ Ulderico Pesce, nella manifestazione di Policoro dello scorso 15 luglio, difendeva a spada tratta l’intervento di Pittella. Storicamente contrario alle trivellazioni in Basilicata, l’autore della petizione intitolata “Attenti al Cane” (ENI) applaudiva e incoraggiava e protestava contro chi, come il sottoscritto, criticava il discorso del Presidente Pittella. Un ambientalista che applaude e sostiene chi ha venduto la nostra Terra ai petrolieri. A pensar male si potrebbe sostenere che, anche Pesce, abbia usufruito del ‘bancopittella’. A pensar mele si fa peccato, ma spesso si ha ragione. E, infatti, ecco la Determinazione Dirigenziale del Dipartimento Presidenza n. 460 del 27/04/2015, con la quale viene impegnata la somma di 10.000mila euro per la realizzazione dello spettacolo dal titolo “Convivio Lucano: L’ultimo covone”, proprio con l’attore Ulderico Pesce. Lo spettacolo, proposto dal Centro Mediterraneo delle arti, diretto dal Pesce, ha trovato subito piena accoglienza all’interno della Programmazione Expo 2015. Ci pare di ricordare lo stesso Pesce, protagonista delle battaglie contro la realizzazione del pozzo petrolifero dietro l’ospedale di Villa d’Agri e di altre proteste contro le estrazioni di petrolio. Lo scorso luglio, invece, inveiva contro di me perché protestavo contro l’atteggiamento ambiguo del Presidente Pittella, che, dopo aver svenduto la Basilicata, ora cerca di ritrovare consenso vestendo i panni del difensore del territorio lucano. Cade la maschera di ambientalista impegnato. Pesce diventa l’emblema dell’artista ‘prezzolato’ che sostiene le tesi del ‘mecenate’ che offre di più.

Gianni Rosa, Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale