A Montalbano una fetta dei debiti di Potenza

20 agosto 2015 | 12:43
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A Montalbano una fetta dei debiti di Potenza

Il Comune di Montalbano entra nel decreto “Salva Potenza”, o meglio entra nel fondo di “Coesione istituzionale” della Regione Basilicata e riceve un milione di euro in tre tranche diluite in tre anni. La prima quota incassata dal sindaco Piero Marrese e dalla sua giunta, è di circa 500 mila euro. Compenserà le mancate entrate dovute alla sospensione dell’Imu agricola e consentirà all’esecutivo di non alzare ulteriormente le tasse per il 2015, che a Montalbano, lo ricordiamo, sono già al massimo delle aliquote possibili. In compenso, grazie al “Salva Potenza”, i montalbanesi, insieme a tutti i lucani si accolleranno i debiti del capoluogo di regione, che ammontano a circa 32 milioni di euro e le spese extra della sanità materana. Ma cosa sono il “Salva Potenza” e il relativo fondo di “Coesione istituzionale” approvato in bilancio dalla Regione? Secondo il Movimento 5 Stelle di Montalbano, sono la nuova furbata del Pd e della disgregata opposizione berlusconiana per far pagare a tutti i cittadini di una regione anche gli sperperi delle singole amministrazioni locali. In parole povere, gli amministratori del Pd della città di Potenza hanno sperperato, nel silenzio complice dell’opposizione di centrodestra, ben 32 milioni di euro e anziché chiederne conto politico ed eventualmente penale, attraverso il “Salva Potenza”, il governo Renzi autorizza la Regione Basilicata a istituire un fondo di Coesione istituzionale che altro non è che il debito di Potenza spalmato su tutti i contribuenti lucani. Anche su quelli non residenti a Potenza o che a Potenza non ci sono mai stati nella loro vita. Istituendo un pericolosissimo precedente, qualora un domani, anche Matera o Melfi o Pisticci o Lauria o un qualsiasi altro Comune lucano, andranno in default. La Regione Basilicata, da par suo, poi, ha pensato bene di portare il fondo di coesione istituzionale da 32 milioni di euro a circa 70 milioni ed inserendo dentro questo fondo altri comuni lucani spendaccioni. Come appunto il Comune di Montalbano Jonico che solo nell’esercizio del 2014 si è esposto per oltre 2 milioni e 600 mila euro, grazie alle responsabilità della precedente amministrazione e di chi, come opposizione, avrebbe dovuto vigilare e non lo ha fatto, probabilmente per preservarsi i metodi clientelari dello sperpero. Dunque, in sintesi, grazie al “Salva Potenza”, i cittadini di Montalbano incassano più o meno il 40% del proprio disavanzo, ma si accollano la dispersione di ben 70 milioni di euro di soldi pubblici: un vero affare! In tutto questo, l’infantile e poco professionale comunicazione del sindaco Marrese si prende dei meriti che non ha nell’aver reperito questi fondi; si guarda bene dal far capire come gli sono arrivati e quanto costerà nella realtà ai montalbanesi il loro contributo ai debiti di Potenza; continua a insultare il Movimento 5 Stelle e, soprattutto, si guarda bene dal far sapere come utilizzerà in bilancio questi fondi. Se ha già pronta una serie di consulenze esterne per alimentare il sistema clientelare locale, deve sapere che il Movimento 5 Stelle vigilerà su ogni sua delibera e avviserà, di conseguenza, i cittadini.

Movimento 5 Stelle Montalbano Jonico