Comune di Potenza, i giochetti del Pd continuano

10 luglio 2015 | 18:05
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Comune di Potenza, i giochetti del Pd continuano

I giochetti del Pd cittadino continuano e, in assenza di argomentazioni, pur di far parlare di sé, ecco che scatta l’impugnazione innanzi al Tar dello schema di bilancio approvato lo scorso 23 maggio 2015 . In sintesi questo il comportamento del Pd : amministrazione scellerata delle gestioni precedenti, buco di bilancio con dichiarazione di dissesto da parte dell’amministrazione De Luca, documento dei 24 a sostegno del Sindaco dimissionario per evitare lo scioglimento del consiglio comunale , schema di bilancio predisposto e riequilibrato su base quinquennale su suggerimento di Bubbico, mancata approvazione del decreto enti locali che ne prevedesse la legittimità su previsione quinquennale, proposta di emendare il decreto enti locali presentata dal sen. Margiotta e , dulcis in fundo, impugnazione innanzi al Tar dello schema di bilancio da parte dei consiglieri Giampaolo Carretta e Lucia Sileo secondo cui il bilancio approvato è illegittimo e quindi “ il Consiglio Comunale” andava sciolto! E’ chiarissimo l’intento politico ….esasperare la lotta tra le varie fazioni del Pd che non riescono a trovare la quadra in nulla. L’area Santarsiero, in cerca di riscatto, vuole farla da padrone erigendosi a paladina della legalità, ovviamente a partire da adesso e dimenticando tutto quanto posto in essere nelle gestioni precedenti! Solo fumo. Il ricorso presentato evidenzia vari profili di inammissibilità primo fra tutti il difetto di legittimazione ad agire. In linea generale, giurisprudenza consolidata afferma il principio secondo cui i consiglieri comunali sono legittimati ad impugnare l’atto emanato dall’organo collegiale cui appartengono nel caso di violazione dello “ius ad officium”( prerogative inerenti l’esercizio delle funzioni) dovendosi escludere le ipotesi che ogni violazione di forma o di sostanza nell’adozione di una deliberazione, che di per sé può produrre un atto illegittimo impugnabile dai soggetti destinatari o direttamente lesi dal medesimo, si traduca in un’ automatica lesione dello “ius ad officium”. Insomma una semplice azione dimostrativa che nulla aggiunge al destino del Capoluogo che, stante così le cose, è già segnato con buona pace del Pd tutto.

Avv. Dina Sileo, presidente Rivolta l’Italia Basilicata