Potenza è in ginocchio, gli inciuci di De Luca non servono ai cittadini

18 giugno 2015 | 10:34
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Potenza è in ginocchio, gli inciuci di De Luca non servono ai cittadini

La situazione politica e sociale di Potenza sta peggiorando, così com’è sotto gli occhi di tutti. Il grave dissesto finanziario del Comune e la mancata inversione di rotta politico amministrativo, stanno deteriorando ulteriormente il rapporto tra cittadini e istituzioni; minando così la possibilità di cercare e trovare soluzioni innovative. Gli inciuci, palesi e occulti che siano, del sindaco De Luca col centrodestra e col centrosinistra, anche regionali, contornati da ambigui atteggiamenti tesi a trovare accordi trasversali, nel tentativo di mettere una pezza alle passività del bilancio di previsione 2015, con l’aiuto di alchimie normative e contabili per tirare avanti qualche altro mese, appare come il tentativo di rianimare una città in modo nebuloso, inefficace e molto discutibile. La città è in agonia ormai da troppo tempo e non può più aspettare. A De Luca va chiesto, per salvaguardare il bene comune e i cittadini, se intende patteggiare con coloro che direttamente o indirettamente sono stati complici e partecipi delle scelte perpetrate dalla vecchia amministrazione, del Pd e dei suoi alleati, o se vuole modificare alla radice le vecchie impostazioni che hanno portato la città al disastro. Le due condizioni non sono conciliabili: o si va verso una rottura totale col passato, oppure si diventa ostaggio di chi è legato a interessi economici, privilegi, a volte illegittimi, da tutelare: lobby del cemento e clientele comprerse, come è ormai a tutti tristemente noto. Per uscire dal guado De Luca non può continuare a tergiversare e giocare su più tavoli. Il suo giudizio politico sul passato lo ha esperesso a chiare lettere in campagna elettorale, apparentemente senza se e senza ma, purtroppo, nella realtà non con la dovuta nettezza circa le responsabilità. Come ha promesso in piu’ occasioni, deve scavare fino in fondo per individuare le responsabilità degli errori passati, commessi piu’ o meno in buona fede, facendoli conoscere prima di tutto ai potentini e poi alle autorità preposte. Contemporaneamente aprisse le porte del municipio coinvolgendo i cittadini. Rendedoli partecipi e protagonisti per un cambiamento vero. E in segno di discontinuità proponesse una nuova giunta, composta da assessori-cittadini della società civile che rappresentino il meglio che Potenza possa esprimere. In caso contrario tirasse le conclusioni, riconoscendo il suo fallimento. Continuare a presentarsi da Pittella col cappello in mano, o stare al gioco delle false promesse del vice ministro Bubbico e dell’ex capogruppo alla camera Speranza, pseudo salvatori di Potenza, non fa bene alla città capoluogo, che, per essere salvata, ha bisogno di un sindaco indipendente da quel Pd frammentato e allo sbando in consiglio comunale, e non solo. Pd con molti padroncini, ormai schiacciati pesantemente di fronte alle loro responsdabilità che non riescono più a nascondere a nessuno, come hanno fatto in passato. E’ chiaro di fronte alla storia: Santarsiero ha fatto ammalare la città e De Luca è stato chiamato a celebrale il suo funerale. Se la coalizione di De Luca fosse stata una vera novità politica, oggi la situazione sarebbe assai diversa; quanto meno nella coesione della città, che sarebbe dovuta essere tutta coinvolta e protesa verso nuovi orizzonti politici. De Luca, che appare manovrato da qualcosa più grande di lui, e Fratelli d’Italia non sono credibili, perché, nonostante i proclami, il loro atteggiamento non è stato coerente e lineare. L’unica speranza rimasta sono i cittadini liberi e autonomi che s’informano, si organizzano e scendono in campo direttamente per dare un futuro possibile alla città. Il M5s è proprio questo: una breccia a garanzia dei cittadini. Un contenitore dove gli onesti e i competenti, rispettando alcune regole di salvaguardia, si coalizzano e si candidano per appropriarsi delle istituzioni liberandole dai partiti, soprattutto da quelli collusi coi comitati d’affari.

Movimento 5 Stelle Potenza