Imprese, sostenere nuove partite Iva

17 giugno 2015 | 10:34
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Imprese, sostenere nuove partite Iva

Il leggero incremento di aperture anche in Basilicata nel mese di aprile 2015 di nuove partite Iva è un ulteriore segnale di vitalità imprenditoriale soprattutto giovanile. Il 2014 si è chiuso con uno dei più consistenti aumenti di nuove partite Ive: in Basilicata +242,3%, anche se sicuramente influenzato dalla novita’ contenuta nella legge di stabilita’ 2015, che ha introdotto -a partire dal 2015- un nuovo regime forfetario in sostituzione del preesistente regime fiscale di vantaggio. E’ quanto rileva il Gruppo Giovani Imprenditori Confesercenti Potenza in una nota a firma del coordinatore Angelo Tepedino riferendo che la classificazione per settore produttivo evidenzia, come di consueto, una maggiore concentrazione del numero di aperture di partite Iva nel commercio (23,1% del totale), seguito dall’agricoltura (12,7%) e dalle attività professionali (12,5%). Il 44,7% delle aperture è attribuibile ai giovani fino a 35 anni e il 34,4% a soggetti tra 36 e 50 anni. Ma – commenta Tepedino – le Partite IVA, più e meno giovani, sono sobbarcate da una quantità immane di tasse. Spesso questi privati sono fucine di nuove idee e nuove proposte e dobbiamo lasciarli liberi di agire in un mondo del lavoro sempre più competitivo – afferma ancora -: dobbiamo intervenire sull’IRPEF in modo deciso, accompagnando questa azione con l’inserimento di prestiti agevolati per avviare l’attività. A questo non si può non accompagnare un discorso riguardante la formazione, perché ragionare di lavoro vuol dire pensare anche alla formazione. Per formazione intendo formazione sia scolastica ma anche lavorativa, dobbiamo migliorare l’accesso ai voucher formativi e migliorare la formazione per chi si vuole immettere nel mercato delle Partite IVA. Un esempio virtuoso viene dal “manifesto toscano delle professionali intellettuali” con l’istituzione di un fondo di garanzia per sostenere l’accesso al credito di chi vuole avviare una nuova attività, siano essi giovani professionisti, tirocinanti iscritti ad Ordini e Collegi o prestatori d’opera con partita Iva. C’è anche una misura per finanziare, fino ad un massimo di 100 mila euro, progetti innovativi di Ordini e Collegi e per dotare i soggetti professionali delle risorse necessarie ad affrontare le richieste di cofinanziamento nei casi di partecipazione a progetti europei. Le piccole e medie imprese della nostra Regione – continua il dirigente di Confesercenti – a volte hanno bisogno di poco per essere salvate, ma purtroppo non avendo più capacità al credito vanno in sofferenza, sia con i fornitori che con i propri dipendenti. Di qui la proposta di creare un fondo regionale rivolto alle piccole e medie imprese con i fondi del petrolio, come ad esempio il Fondo Strategico Italiano, che opera acquisendo quote principalmente di minoranza in imprese di “rilevante interesse nazionale” che siano in equilibrio economico-finanziario e abbiano adeguate prospettive di redditività e significative prospettive di sviluppo, può essere chiamato Fondo Strategico della Regione Basilicata, dove lo scopo è quello di aiutare le imprese che hanno un forte riscontro sul territorio della nostra regione. Questo fondo può essere rivolto alle aziende che hanno non solo molti dipendenti, ma anche a quelle che hanno poche unità lavorative. Nella nostra Regione, le piccole e medie imprese rappresentano circa il 95% del tessuto socio economico. Ci sono state 3818 nuove imprese under 35 in provincia di potenza, un dato molto importante; infatti i giovani imprenditori Confesercenti di Potenza hanno intenzione di organizzare dei focus specifici sul territtorio, per discutere di credito, lavoro, jobs-act e soprattutto di formazione per i futuri giovani imprenditori, che hanno scelto di investire il proprio futuro nella nostra regione. Infine, bisogna ricreare le condizioni di un dialogo tra i sindacati e le imprese, soprattutto nelle zone dove si sta investendo molto denaro.