Elisabetta Fusillo reinterpreta Tamborrino con ‘Carezze’

8 giugno 2015 | 17:24
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Elisabetta Fusillo reinterpreta Tamborrino con ‘Carezze’

Un meditativo viaggio sonoro attraverso le molteplici sfumature della carezza. Cd monografico con musiche per pianoforte solo di Giovanni Tamborrino (Premio Abbiati 2012 quale Miglio Novità Assoluta) ispirate ai versi di Enzo Quarto e interpretate dal raffinato tocco della pianista Elisabetta Fusillo. «La carezza, simbolo dell’amore, del bene e della pietas, rappresenta il moto contrario della mano insanguinata. Il male è ‘famoso’, ha un illuminato palcoscenico che ne evidenzia le gesta: il potente e globale sistema dell’informazione. Il bene è uno sconosciuto, si nasconde per umiltà. Ma il Bene è la Vita stessa. Il male, seppur sembri superiore, mai potrà sovrastare la Vita. La nostra vuole essere una sussurrata testimonianza di questa Verità Assoluta. Le interminabili linee melodiche acquistano senso l’una con l’altra, come l’intrecciarsi delle nostre vite nello scorrere dei giorni. Questa trascrizione sonora dell’immagine poetica suggerita da Quarto, rivela una percezione costantemente cangiante della carezza, in cui la musica, presenta a volte lievi sonorità dissonanti, simbolo della difficoltà che questo amorevole gesto trova nella quotidianità». 

Elisabetta Fusillo, 1989. Diplomata brillantemente in pianoforte con lode e menzione speciale, si specializza in indirizzo Solistico e in Musica da Camera. Dal 2004 collabora stabilmente con Giovanni Tamborrino in qualità di pianista e coordinatrice delle sue opere, fra cui le produzioni della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e l’opera Erodiade, che la impegna a suonare simultaneamente pianoforte e percussioni. Come esperta e interprete ha curato l’Edizione Critica di Exit Mundi, Suite per due pianoforti di G. Tamborrino (2012, Florestano Edizioni – Bari).