Alluvione costa jonica: entro l’anno Piano rischi

12 giugno 2015 | 12:33
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Alluvione costa jonica: entro l’anno Piano rischi

La Commissione europea ha risposto ad una interrogazione del portavoce eurodeputato del M5s Piernicola Pedicini sugli interventi effettuati dopo la drammatica alluvione che la notte tra il 7 e l’8 ottobre del 2013 colpì il Metapontino e alcune zone del Tarantino provocando quattro morti e enormi danni al territorio. Nell’interrogazione, presentata da Pedicini ad aprile scorso, veniva chiesto, in particolare, di spiegare se l’Italia ha ora attivato un piano di gestione del rischio alluvioni così come prevede la direttiva europea 2007/60/Ce e se, per far fronte ai gravissimi danni verificatisi a causa degli allagamenti avvenuti in quei territori, sono stati utilizzati dalla Regione Basilicata i finanziamenti del Fesr 2007-2013 (Fondo europeo di sviluppo regionale) o del Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale). Nella risposta la Commissione ha spiegato che l’Italia ha predisposto le mappe della pericolosità da alluvione e del rischio di alluvioni ai sensi della direttiva europea 2007/60/CE e che i piani di gestione del rischio devono essere approntati entro il dicembre 2015. Inoltre, per quanto riguarda l’utilizzo dei fondi europei, la Commissione ha evidenziato che la Regione Basilicata, per poter effettuare interventi in quei territori, ha incluso la misura 126 nel programma Feasr di sviluppo rurale 2007-2013, con una somma di 1,7 milioni di euro e che di tale cifra alla fine del 2014, era stato speso solo il 17% della dotazione di bilancio. Pertanto, – è sempre l’organismo Ue a precisarlo – vi è ancora un margine di disponibilità finanziaria che potrebbe essere utilizzato entro il 2015 considerato che la Commissione ha accettato le ragioni di “forza maggiore” invocate nell’ottobre 2013 relative all’inondazione verificatasi soprattutto nella zona di Metaponto per evitare il disimpegno automatico degli stanziamenti che sarebbe stato applicato alla fine del 2013 per mancato utilizzo del bilancio Feasr. Nell’interrogazione di Pedicini era stato anche evidenziato che in particolare nel Metapontino, che è una delle aree a vocazione agricola più importanti d’Italia, la forte intensità delle precipitazioni temporalesche aveva innestato fenomeni di dissesto idrogeologico, esondazioni, allagamenti dei centri abitati, interruzione dei collegamenti viari e aveva provocato danni ingenti alle infrastrutture urbane ed extraurbane, alle aziende ed alle colture agricole. Per questi aspetti, la Commissione ha fatto sapere che, per il ripristino del potenziale produttivo agricolo, possono essere utilizzati i fondi europei previsti nel Psr Basilicata 2014-2020 (Piano di sviluppo rurale) e per gli interventi volti alla conservazione, alla tutela e al ripristino del territorio, possono essere utilizzate le misure economiche contenute nel programma operativo regionale 2007-2013.