Petrolio: Montegrosso è un affare internazionale ghiotto

21 maggio 2015 | 11:53
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Petrolio: Montegrosso è un affare internazionale ghiotto

Montegrosso: affare internazionale e grosso. Si consuma alle porte di Potenza, ad Albano di Lucania. Sembra una storia da film che coinvolge inglesi, italiani e pietrapertosani. Sono state le “rivelazioni” di Vincenzo Folino, deputato Pd della zona interessata alle estrazioni, che a quanto pare fanno gola a molti – in primis agli inglesi della Shell – a sollevare il polverone inquinato da accuse e malcontento. Secondo Folino si sarebbero addirittura messe le mani sul decreto “Sblocca Italia” per quella riserva di oro nero sotto la pressione delle lobby straniere. Con il verosimile obiettivo di “annientare” le popolazioni e le amministrazioni locali, al fine di fare il proprio comodo ed evitare problemi lungo il percorso per ottenere le autorizzazioni a “spertusare” le viscere della terra lucana. Com’è noto, il Movimento 5 Stelle è contrario, in termini anche di filosofia di vita, a continuare a utilizzare gli idrocarburi per le attività ad essi connesse. Le alternative ci sono: le fonti rinnovabili che man mano stanno prendendo forma e piede. E’ dell’altro giorno la partecipazione di Beppe Grillo all’assemblea degli azionisti dell’Eni, nella quale a chiare lettere ha fatto il punto sulla corruttela che coinvolge l’Ente Nazionale Idrocarburi in molti stati extraeuropei. Le indagini e le inchieste sono diverse. Ed è legittimo immaginare che affidare tali attività, che coinvolgono pesantemente l’ambiente e quindi anche la salute degli esseri viventi, ad aziende che mettono al primo posto il profitto, è un atto scellerato che potrebbe, come è già accaduto, compromettere, appunto, l’ambiente, fino a qualche anno fa “immacolato”, della Basilicata, oltre la salute dei suoi cittadini. Gente buona e pacifica. Per questo il M5S chiede alle autorità di gestione di tali attività di attivarsi in tutte le forme al fine di verificare cosa accade e tutelare il territorio e i suoi abitanti, e alle autorità giudiziarie di verificare cosa ci sia di vero nelle “esternazioni” del deputato Folino.

Piernicola Pedicini portavoce M5S Parlamento europeo, Gianni Leggeri e Gianni Perrino, portavoce M5S Consiglio regionale Basilicata, Savino Giannizzari portavoce M5S Consiglio comunale di Potenza