Marcello Pittella si guardi nello specchio

22 maggio 2015 | 17:01
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Marcello Pittella si guardi nello specchio

Marcello Pittella è un bluff. Aspettiamo il resoconto del suo programma elettorale. Frasi senza senso, slogan improbabili e fatti impossibili. Col senno di poi

La visione di Basilicata che guiderà la mia proposta di governo – frutto della condivisione e del contributo di esperti, professionisti, tecnici, intellettuali, donne e uomini del mondo dell’associazionismo – basa la sua essenza su un concetto chiave: non è possibile risolvere un problema con lo stesso modo di pensare che ha creato quel problema. L’approccio alle questioni può modificare, spesso, l’evolversi delle cose. Ed è su un metodo nuovo d’interpretazione della realtà e di applicazione di soluzioni che concentrerò i miei sforzi e il mio impegno.Naturalmente, evidentemente, queste affermazioni sono il nulla, dicono niente e sfido chiunque a spiegarle. Ad oggi la realtà è chiara. La rivoluzione è in soffitta. La crescita dell’occupazione è una scommessa. La platea delle famiglie povere è in aumento. Le compagnie petrolifere hanno vinto la partita. Scrive Pittella nel suo programma elettorale: L’obiettivo è favorire la crescita economica e lo sviluppo facendo in modo che il patrimonio naturale continui a fornire le risorse e i servizi ecosistemici indispensabili per il benessere. Andrà, per questo rafforzata la partecipazione dei portatori di interesse ambientale. Accanto a questo, bisognerà trasformare in sviluppo economico duraturo l’enorme contributo che la Regione Basilicata offre al Paese e al sistema industriale estrattivo. In due parole: “Petrolio in cambio di sviluppo”. Al momento solo petrolio. Di sviluppo non si vede l’ombra. Lo dice la Svimez.  E ancora Pittella scrive nel suo programma elettorale: Per una Regione più veloce, più leggera, più snella. Lavoreremo per semplificare la macchina amministrativa, sgravare imprese e cittadini di oneri burocratici e ridurre i tempi di conclusione delle procedure. E superare l’isolamento di comunità e territori attraverso investimenti materiali ed immateriali.Noi, racconta un imprenditore, per assumere un disabile ci abbiamo messo sette mesi, tra moduli da compilare e inutili protocolli. Volevamo rinunciare.E ancora: Nessuno va più lasciato solo. Nessuno va più lasciato indietro. Il rapidissimo degrado della condizione di fragilità economica e di rischio di povertà delle famiglie lucane impone il riconoscimento delle differenze e la necessità di ripartire dalla dignità di ogni essere umano. Vanno rimesse al centro delle politiche per la salute le persone e i loro diritti fondamentali e vanno rivoluzionati i modelli organizzativi, migliorando la qualità dei servizi. Il welfare in Basilicata è ai minimi storici. Per qualità, quantità, servizi, operatori impegnati. Lei Marcello Pittella è un bluff. Presidente, vada a rileggersi il suo programma elettorale e si guardi allo specchio.

Il programma completo è qui, leggetelo e tirate le conclusioni: http://www.marcellopittella.net/?cat=3