Caso Potenza, siamo all’improvvisazione totale

19 maggio 2015 | 12:05
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Caso Potenza, siamo all’improvvisazione totale

Di fronte all’emergenza che il Governo deve affrontare per l’inaspettata sentenza della Consulta in tema di pensioni, cambia l’agenda e slitta a chissà quando il tanto atteso decreto Enti Locali. Una brutta sorpresa per chi sperava nell’immediata risoluzione del caso “Potenza”. Siamo all’improvvisazione totale. Il tempo scorre inesorabilmente e molte sono le incognite che pendono sulla testa del sindaco De Luca. Aspettare un miracolo dal santo Patrono? Anche questo risulta improbabile. La passerella dei big del Pd e di tutti gli altri non è servita a nulla. Il Governo non interviene, Pittella si avventura nell’approvazione di una delibera di Giunta per riconoscere “in quattro anni” le risorse necessarie alla città Capoluogo ma che vale meno di nulla considerato che alla stessa dovrà seguire l’approvazione di una norma con conseguente assestamento di bilancio. Tutto fondato sulla “probabilità” ma il termine ultimo per presentare il bilancio “triennale” e dico triennale è in scadenza! Chi si assumerà la responsabilità di approvare un provvedimento che allo stato è “contra legem”? Quale revisore esprimerà parere su un bilancio fondato su numeri aleatori? Non è dato sapere e nel frattempo tutti i partiti si precipitano a fare dichiarazioni “inutili”e che non hanno alcun senso se non quello di attendere “il miracolo” e poi decidere quali scelte intraprendere. Praticamente l’assurdo. Fratelli d’Italia e la lista Civica, sonoramente bastonati dagli atteggiamenti di De Luca, continuano a menar il can per l’aia affermando che gli equilibri politici su nuove maggioranze deve passare da un’interlocuzione sui programmi. Quali? Il coordinatore dei Popolari per l’Italia, nonché Consigliere regionale – che ama Potenza – sventola il principio secondo cui l’arrivo di un Commissario deve essere scongiurato e che il risanamento operato da De Luca deve essere portato avanti al “netto delle casacche” di cui lui ne dispone in versione “multicolor”. Ora io vorrei dire a tutti questi signori dalle indiscusse qualità “politiche”: “Il problema dei conti del Capoluogo non è cosa nuova. Ma fino ad ora, al di là delle chiacchiere, cosa avete fatto di concreto? Smettetela di offendere i cittadini che sono le uniche vittime di questo gioco al massacro!”. Se pure S. Gerardo dovesse operare il miracolo, cari cittadini, la guerra non finisce perché a quel punto si farà la corsa a chi si deve accreditare quale interlocutore migliore per avere una poltrona ben salda nella “Nuova Giunta” dalla casacca multicolor e dal programma “tiramm a campà”. Dina Sileo, portavoce Rivolta l’Italia Basilicata