A Matera nascono i laboratori di quartiere

10 aprile 2015 | 08:07
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A Matera nascono i laboratori di quartiere

La nomina di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, è senz’altro anche per noi momento di grande riflessione. Puntare alla nascita di laboratori di quartiere per la coesione sociale a livello cittadino per progettare e promuovere occasioni di confronto e aggiornamento sociale avviate sul tutto il nostro territorio. Quando parlo di laboratori non intendo né comitati elettorali e né associazioni legate ad un partito; intendo laboratori che promuovano un riscontro utile all’esigenza politica della nostra città. L’invito è rivolto a tutti e soprattutto alle donne lucane, è inutile che vi stia a ricordare che siamo una grande forza, pratica, sensibile, abbiamo il dono di sintetizzare e concretizzare tutto, perciò vi chiedo il vostro sostegno affinché tutto questo diventi guida per fare crescere Matera. Gli argomenti sono tanti e la coesione di numerose idee porterà sicuramente a dei laboratori (o ad un grande laboratorio aperto a tutti noi); partiremo dalla scuola, luogo principale il più delle volte trascurato e messo in secondo piano per poi venire strumentalizzato in campagna elettorale, da temi quali la salute, la sicurezza, la competitività per la crescita e l’occupazione, la coesione economica, sociale e territoriale nonché la crescita sostenibile e la tanto marginale cultura digitale. L’intento è sostituire la politica del finanziamento con quella dell’investimento, incentivando iniziative auto-sostenibili; quindi pensare ad un nuovo modo di fare politica è fondamentale per garantire un fruttuoso e positivo futuro per noi e per i nostri figli. Il primo passo? Cominciare dalla progettualità e dalle idee dando la possibilità a tutti di promuovere una cultura che dia più spazio favorendo le tantissime iniziative innovative e dando l’opportunità a tutti, giovani, uomini, donne e anziani di partecipare attivamente. Infine più attenzione nel sociale combattendo la piaga della povertà che è la più grave crisi che negli ultimi anni ha conosciuto il nostro mondo e che non accenna a finire. Ritengo quindi che bisogna lavorare in uno spazio aperto a tutte quelle persone che condividono un’idea di giustizia e di lotta a ogni forma di discriminazione di genere e di luogo. Il 2015 è l’anno del cambiamento e noi tutti possiamo dare alla nostra città Capitale Europea della Cultura 2019 il nostro contributo evitando ancora una volta che gli attori di turno distruggano i diritti e i sogni di tutti coloro che credono in un futuro migliore. Giovanna Casamassima, Delegato Nazionale e regionale del Centro Democratico Matera